Commenti all'articolo Quel virus illiberale che ha colpito la democrazia
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Gaetano79
24 Aprile 2020, 21:02 21:02
Oggi é uscita un’indagine statistica dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità):
https://www.today.it/attualita/coronavirus-dove-avvengono-contagi.html
L’indagine é basata su un campione ristretto di contagi, quindi é da approfondire. Comunque i risultati sono sconcertanti: il 44 % dei contagi é avvenuto nelle Rsa, il 25% in famiglia, l’11% negli ospedali e ambulatori, il 4% nei luoghi di lavoro. C’é da chiedersi se il lockdown sia stato efficace, o se fosse opportuno integrarlo o sostituirlo con altre misure di contenimento.
Davide V8
23 Aprile 2020, 21:44 21:44
Ottimo.
In realtà, penso che il regime dittatoriale attuale sia fondamentalmente una “presa d’atto” della distruzione culturale ed ideologica del paese, che non ha più la minima nozione del perchè ci sono certe regole, che valori rappresentano, e della loro importanza.
Simpatico articolo di Blondet (che a volte la spara grossa, ma qui fa alcune riflessioni che trovo intelligenti) su questi “nuovi barbari”:
https://www.maurizioblondet.it/il-carabiniere-in-chiesa-avanguardia-dellorda/
–
Aggiungerei che l’Italia, nel dopoguerra, ha avuto il boom di sviluppo negli anni in cui, distrutto il fascismo statalista precedente, i kattokomunisti non avevano ancora fatto in tempo a ricostruire il leviatano, e gli italiani sono stati sostanzialmente liberi.
Poi ci sono riusciti, ed hanno distrutto tutto.
Il piano Marshall fu certamente un aiutino, ma parliamo in ogni caso di qualche punto di pil, per cui il suo ruolo è certamente sopravvalutato.
Rimane del tutto secondario rispetto alla libertà presente.
Immaginatevi se oggi ci regalassero qualche punto di pil: farebbe certamente comodo, ma non cambierebbe affatto la sostanza.
Albert Nextein
23 Aprile 2020, 18:04 18:04
Statalismo = Miseria per tutti.
Alfredo Branzanti
23 Aprile 2020, 17:25 17:25
Un sentito ringraziamento a Giancristiano Desiderio per il piacere di leggere un richiamo al ruolo fondamentale che svolsero, negli anni dei governi di centro, di centrosinistra e, poi, di pentapartito, i partiti laici (PLI, PSDI ed il PRI , di cui sono stato dirigente ed amministratore locale – molti anni fa ahimè!). È vero che non solo il PCI, ma anche (tranne alcune componenti) la DC ed il PSI, sino alla svolta craxiana, non erano costruiti sui dettami della democrazia liberale e lo sviluppo delle libertà civili fu certamente promosso dai partiti laici. Che, come rileva Desiderio, esercitarono un influsso assai superiore alla loro forza elettorale, non solo per la loro indispensabilità nel sostenere il governo, ma soprattutto per la presenza di uomini di grande spessore culturale, prima che politico, al loro interno. E per essere stati, certo con limiti ed errori, i portatori di un’autentica cultura della democrazia liberale, che sarebbe così importante recuperare.
Nico Tanzi
23 Aprile 2020, 13:52 13:52
La meravigliosa scoperta che il senno non è morto.
Grazie, Giancristiano.
Sal
23 Aprile 2020, 13:01 13:01
Io vorrei chiedere a Desiderio: fra 4 o 5 settimane (speriamo prima) quando te ne starai (spero per te) spaparanzato su un lettino a bere un Martini in buona compagnia (spero per te), quando ti darà fastidio il sole non riaprirai l’ombrellone insieme a tutte le tue libertà “perdute”?
Perchè no?
Oggi é uscita un’indagine statistica dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità):
https://www.today.it/attualita/coronavirus-dove-avvengono-contagi.html
L’indagine é basata su un campione ristretto di contagi, quindi é da approfondire. Comunque i risultati sono sconcertanti: il 44 % dei contagi é avvenuto nelle Rsa, il 25% in famiglia, l’11% negli ospedali e ambulatori, il 4% nei luoghi di lavoro. C’é da chiedersi se il lockdown sia stato efficace, o se fosse opportuno integrarlo o sostituirlo con altre misure di contenimento.
Ottimo.
In realtà, penso che il regime dittatoriale attuale sia fondamentalmente una “presa d’atto” della distruzione culturale ed ideologica del paese, che non ha più la minima nozione del perchè ci sono certe regole, che valori rappresentano, e della loro importanza.
Simpatico articolo di Blondet (che a volte la spara grossa, ma qui fa alcune riflessioni che trovo intelligenti) su questi “nuovi barbari”:
https://www.maurizioblondet.it/il-carabiniere-in-chiesa-avanguardia-dellorda/
–
Aggiungerei che l’Italia, nel dopoguerra, ha avuto il boom di sviluppo negli anni in cui, distrutto il fascismo statalista precedente, i kattokomunisti non avevano ancora fatto in tempo a ricostruire il leviatano, e gli italiani sono stati sostanzialmente liberi.
Poi ci sono riusciti, ed hanno distrutto tutto.
Il piano Marshall fu certamente un aiutino, ma parliamo in ogni caso di qualche punto di pil, per cui il suo ruolo è certamente sopravvalutato.
Rimane del tutto secondario rispetto alla libertà presente.
Immaginatevi se oggi ci regalassero qualche punto di pil: farebbe certamente comodo, ma non cambierebbe affatto la sostanza.
Statalismo = Miseria per tutti.
Un sentito ringraziamento a Giancristiano Desiderio per il piacere di leggere un richiamo al ruolo fondamentale che svolsero, negli anni dei governi di centro, di centrosinistra e, poi, di pentapartito, i partiti laici (PLI, PSDI ed il PRI , di cui sono stato dirigente ed amministratore locale – molti anni fa ahimè!). È vero che non solo il PCI, ma anche (tranne alcune componenti) la DC ed il PSI, sino alla svolta craxiana, non erano costruiti sui dettami della democrazia liberale e lo sviluppo delle libertà civili fu certamente promosso dai partiti laici. Che, come rileva Desiderio, esercitarono un influsso assai superiore alla loro forza elettorale, non solo per la loro indispensabilità nel sostenere il governo, ma soprattutto per la presenza di uomini di grande spessore culturale, prima che politico, al loro interno. E per essere stati, certo con limiti ed errori, i portatori di un’autentica cultura della democrazia liberale, che sarebbe così importante recuperare.
La meravigliosa scoperta che il senno non è morto.
Grazie, Giancristiano.
Io vorrei chiedere a Desiderio: fra 4 o 5 settimane (speriamo prima) quando te ne starai (spero per te) spaparanzato su un lettino a bere un Martini in buona compagnia (spero per te), quando ti darà fastidio il sole non riaprirai l’ombrellone insieme a tutte le tue libertà “perdute”?
Perchè no?