Sarebbe ora di invertire la rotta. Esposito si è formato sulla cultura francese post-strutturalista e relativista, la cui sacra alleanza con l’illuminismo postmarxista liberal fu sancita da un appello a favore dell’Unione Europea scritto insieme nel 2003 da Derrida e Habermas. Possiamo dire oggi, ai tempi del Coronavirus, che quell’incontro fra razionalismo astratto e relativismo culturale sanciva il convergere parallelo in un terzo di due culture ostili alle concrete sintesi storiche della civiltà occidentale.
Urge ora invertire la ruota. Riprendere il filo spezzato della grande cultura classica è ciò che veramente ci potrà immunizzare, e darci risorse di senso, se ne saremo capaci.
Corrado Ocone, 10 marzo 2020