C’è poi un ulteriore tema da tenere in considerazione: stiamo privando le giovani generazioni del loro futuro e di un diritto, quello all’istruzione, che dovrebbe essere garantito e tutelato dallo Stato. Lo stesso Stato che invece sembra considerare la scuola un’istituzione tutto sommato sacrificabile, procrastinando l’avvio delle lezioni come se nulla fosse, sospendendo l’insegnamento con una leggerezza disarmante senza tenere in considerazioni le conseguenze sociali e pedagogiche che comportano certe decisioni frutto della disorganizzazione.
Il caos scuola è l’emblema di questo governo che basa la propria azione politica sull’improvvisazione e l’incapacità di programmazione. La ricetta è semplice: sei politico collettivo, tutti promossi, applicazione dell’uno vale uno fin da bambini e cancellazione di ogni forma di meritocrazia.
Francesco Giubilei, 29 agosto 2020