Commenti all'articolo Quella mentalità sessantottina che blocca la scuola
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51 Commenti
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Raffaella Utili
20 Settembre 2020, 16:48 16:48
Purtroppo in Italia il 68 non è mai finito
BUNNIE
31 Agosto 2020, 14:39 14:39
Per Gianni.
La scuola è diventato un ammortizzatore sociale, miniera di voti per le sinistre.
Sessantottescamente la meritocrazia è inesistente, i buoni insegnanti , che pure esistono, si impegnano esclusivamente per rispetto di se stessi.
Come sempre nell’ impiego pubblico proliferano i “furbacchioni”; chieda, all’ inizio dell’ anno,che fatica si fa a iniziare le lezioni con i presidi travolti da certificati malattia strategici, e via di seguito.
Gianni
31 Agosto 2020, 7:29 7:29
La mentalità sessantottina che blocca la scuola?
Non saranno stati i tagli furibondi che ha subito negli ultimi 20 anni per caso?
L’Italia nell’istruzione pubblica ha impiegato il 7,9 per cento della sua spesa pubblica totale: stato membro Ue ULTIMO in graduatoria.
Il 68! Ma non fate ridere i polli!
Nuccio Viglietti
30 Agosto 2020, 16:36 16:36
Siamo d’accordo ’68 si proponeva di smontare scuola e famiglia…ci è perfettamente riuscito…lusinghieri risultati sono sotto occhi di tutti…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
claudio zanella
30 Agosto 2020, 15:52 15:52
E’ proprio così, la deleteria mentalità dell’uno vale uno proviene dal ’68. Secondo questa mentalità un professore in cattedra è uguale ad un asino che sta là ad insegnare a ragliare. Purtroppo questa mentalità è sostenuta da una grande massa di elettori sottoculturati che vi trovano una bella occasione per sentirsi in tutto e per tutto allo stesso livello di persone con grande livello di istruzione. Questa situazione appare dilagante e irreversibile, con personaggi politici di ignoranza sconcertante che provocano enormi danni.
Antonio
30 Agosto 2020, 14:28 14:28
La cultura e’ quella del 68 . Scanzare le fatiche, ogni occasione e’ buona per oziare, farsi recapitare lo stipendio a casa senza impegno, e nella categoria degli insegnanti purtroppo molti la pensano cosi’.
Purtroppo in Italia il 68 non è mai finito
Per Gianni.
La scuola è diventato un ammortizzatore sociale, miniera di voti per le sinistre.
Sessantottescamente la meritocrazia è inesistente, i buoni insegnanti , che pure esistono, si impegnano esclusivamente per rispetto di se stessi.
Come sempre nell’ impiego pubblico proliferano i “furbacchioni”; chieda, all’ inizio dell’ anno,che fatica si fa a iniziare le lezioni con i presidi travolti da certificati malattia strategici, e via di seguito.
La mentalità sessantottina che blocca la scuola?
Non saranno stati i tagli furibondi che ha subito negli ultimi 20 anni per caso?
L’Italia nell’istruzione pubblica ha impiegato il 7,9 per cento della sua spesa pubblica totale: stato membro Ue ULTIMO in graduatoria.
Il 68! Ma non fate ridere i polli!
Siamo d’accordo ’68 si proponeva di smontare scuola e famiglia…ci è perfettamente riuscito…lusinghieri risultati sono sotto occhi di tutti…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
E’ proprio così, la deleteria mentalità dell’uno vale uno proviene dal ’68. Secondo questa mentalità un professore in cattedra è uguale ad un asino che sta là ad insegnare a ragliare. Purtroppo questa mentalità è sostenuta da una grande massa di elettori sottoculturati che vi trovano una bella occasione per sentirsi in tutto e per tutto allo stesso livello di persone con grande livello di istruzione. Questa situazione appare dilagante e irreversibile, con personaggi politici di ignoranza sconcertante che provocano enormi danni.
La cultura e’ quella del 68 . Scanzare le fatiche, ogni occasione e’ buona per oziare, farsi recapitare lo stipendio a casa senza impegno, e nella categoria degli insegnanti purtroppo molti la pensano cosi’.