Degna di particolare nota per Rothbard è la volontà, più unica che rara, dell’economista messinese di «rovesciare l’intera complessa e orrenda struttura fiscale italiana, riducendo il numero delle tasse da 200 a 10», il desiderio di frenare la spesa pubblica con «una massiccia privatizzazione, che comprende le scuole e l’assicurazione sanitaria nazionale» e il coraggio di «tagliare quella gigantesca burocrazia parassitaria che ha strangolato la vita economica e sociale in Italia», riducendo «il numero di posti di lavoro a vita» e sottoponendo «il ramo esecutivo a una buona dose di quello che è stato spesso chiamato sistema delle spoglie».
Se l’Italia seguirà le riforme di Martino, conclude l’economista di Scuola Austriaca, «certamente i produttori italiani e l’economia si troveranno in una situazione decisamente migliore». Le cose sono andate diversamente. Purtroppo.
Nicola Porro, Il Giornale 13 marzo 2022