Commenti all'articolo Lasciare in pace gli altri: Una prospettiva etica (John Lachs)

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Orlo
Orlo
28 Settembre 2018, 14:36 14:36

Bisogna sempre partire dal fatto che Locke dalla dottrina liberale di cui fu il principale artefice,nn disdegno un piccolo approccio populista nella diatriba tra cattolici e protestanti tra la famiglia allargata degli Stuart.
Imporre l’impedimento ai sentimenti antisociali è un dovere.
Comunque in ottica liberalsocialista popperiana s’intende.
L’importante è che lo stato resti di diritto e nn si rivolti in etico per far si che la democrazia resti il minore dei mali.
Poi lo storicismo crociano ci impone il superamento dell’ideologico rendendolo malleabile ai tempi.
Cosa che ai nostri giorni manca,pensando di rimediare ai guasti della globalizzazione contrapponendo fasi ideologiche paradossali spazianti da ambiti populisti criticando,da una posizione di governo,le “élite”…mahhh…

Elena De Santis
Elena De Santis
27 Settembre 2018, 21:36 21:36

Generazione figli dei fiori… =… LET IT BE. Ma anche diverse date con 8 finale… =… RIVOLUZIONE, CONTESTAZIONRE ecc. Un mix che quindi sarebbe quasi ideale ovvero tolleranza e reattività alls sopraffazione. In effetti però, la maggior parte di tutti noi siamo risucchiati ed INVISCHIATI causa una governance socio-politica che non ci permette di vivere in modo liberale. Soddisfatti per una pressoché quotidiana rinuncia alla libertà? NO WAY! JAMAIS DE LA VIE!

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
27 Settembre 2018, 20:37 20:37

Mi ha messo in un bell’ imbarazzo, specialmente quando un filosofo cerca di parlare di un soggetto cosí tormentato. Comincio con asserire che un concetto di libertá assoluta non esiste ne puo esistere, é la tipica sostantivazzione di un aggetivo. Partiamo da una premessa non filosofica ma reale , l’uomo é un animale sociale e percó la sua attivitá intellettuale e materiale si svolge in un cerchio di simili che ha grandi varazioni geografiche e storiche, e visto che ogni forma socale si regge con norme o costumi o leggi che costituiscono limiti all’ativitá umanna in senso generale. Da questa osservazione copio una conclusione lettanni fa, un uomo é completamente libero solo in una lsola deserta dove d’altra parte non ha possibilitá di scelte e ovvero é un prigioniero. Piú grand e é il gruppo sociale e maggiore é il numero di offerte di scelte e cioé di “libertá·. Un uomo puo pensare e azionare e normalmente la sua attivitá si svolge secondo le famose parole di Ulpiano Honeste vivere alterum non laedere sae cuique tribuere ma questa é una miscela di norme e leggi. Un uomo potrebbe pensare liberamente ma é limitatamente libero perché il suo pensare é inavitabilmente influenzato da esperienze familiari e ambientali ma se é puro pensiero senza conseguenze materiali sarebbe relativamente libero. Se un uomo… Leggi il resto »

Tullio Pascoli
Tullio Pascoli
27 Settembre 2018, 19:12 19:12

Gentile Nicola,

in un Paese come il nostro è così difficile spiegare i vantaggi del Liberalismo; una buona parte degli Italiani non ne vuole sapere; accoccolata e servita perché ha delegato quasi tutto ai politicanti; e così, è stata abituata a lasciar fare al potere pubblico; è questa astratta entità che dovrebbe risolvere i problemi (le necessità e addirittura le ambizioni) degli individui che in questo modo si libererebbero dei propri doveri, potendo reclamare solo i diritti.

È anche un comodo modo per liberarsi delle proprie responsabilità personali, per scaricarle ambiguamente su chi hanno delegato di assolvere a tutto anche alle prerogative dei singoli…

I populisti di piantone – sempre in agguato, specialmente in questi tempi – lo sanno, ad aggiustano i loro discorsi in questo senso, predicando come la sensibile folla si aspetta…

Un’altra opera bellissima e semplice da leggere, in questo stesso contesto è:
OLTRE LA DEMOCRAZIA. Sul perché la democrazia non conduca alla solidarietà, alla prosperità e alla libertà, ma sia causa di conflitti sociali, debiti… di Frank Karsten e Karel Beckman.

Cordialmente, Tullio

Federico Ranaudo
Federico Ranaudo
27 Settembre 2018, 17:18 17:18

La previsione di 800 milioni di africani che nei prossimi venti anni dovranno essere portati in Europa è demenziale.
I rimedi sono: l’imposizione affrettata della imitazione delle nascite in Africa, il che imporrebbe , in via preventiva,l’occupazione manu militare dell’Africa; la difesa in mare con l’affondamento delle barche che, in via non autorizzata, l’attraversano.
Ciò vuol dire guerra.
Per arrivare a ciò ci vorrà del tempo ma, forse in ritardo, sarà fatale che avvenga.

Nuccio Viglietti
Nuccio Viglietti
27 Settembre 2018, 15:36 15:36

C’è un vulnus montante in questo ragionamento…eccesso esseri umani su pianeta…più aumentiamo più andiamo a collidere con altri umani…et animali et vegetali…
https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/