Commenti all'articolo Quelli che odiano la destra. Il caso Perina

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Marco
Marco
24 Novembre 2020, 16:12 16:12

Buongiorno. Ho conosciuto Flavia Perina, durante gli anni della mia militanza nel FdG. Io a Milano, lei a Roma. Abbiamo la stessa età, nati tutti e due nel 1958. Credo che lei abbia qualche mese più di me. Nel lontano 1978, la conobbi a Roma, durante un comizio di Almirante e già da quel momento, capii che la politica, avrebbe segnato la sua vita. Credo che una buona spinta, gli e la diede il padre, consigliere del MSI e molto vicino ai vertici della destra romana. Qualche anno dopo, la rividi a Milano e notai in lei, un palese cambiamento dato dalla sua smania di successo politico. Un successo che la raggiunse qualche anno dopo. Ma non voglio soffermarmi più di tanto sul passato. Una cosa la voglio dire alla Sig. Flavia. Sputare nel piatto dove si è mangiato per anni, non le rende certamente Onore. Lei ha cambiato bandiera parecchie volte. Dal MSI al FdG, da AN a FI. Da Quest’ultima è stata cacciata in malo modo. Credo che Berlusconi avesse capito che, la fiducia riposta nei suoi confronti, non avrebbe avuto una chiara sintonia di collaborazione. Purtroppo oggi, la realtà politica è totalmente cambiata. Se non sei di sinistra, non conti nulla e tanto meno, non potrai mai accedere a mansioni di comando. E sopratutto, se sei un… Leggi il resto »

ermete
ermete
24 Novembre 2020, 9:45 9:45

Per Perina forse la politica è come la moda…
Ogni anno ci si guarda in giro ed alle sfilate cosa si porta…

Bob184
Bob184
24 Novembre 2020, 8:05 8:05

11.23 – porro – 17.20
Ci potrebbe essere una spiegazione, come quella per esempio che si può perdonare un torto subito dal coniuge ma non se a farlo è l’amante. La destra ormai, da Fiuggi in poi, ha trradito il suo popolo, quello che vedeva nel “non rinnegare non restaurare” il corso democratico di chi voleva privilegiare quisquilie come Famiglia, Patria, Diritto, Legalità, Giustizia. Se a motivare la signora è la perdita di questi caposaldi allora la si può capire nella disaffezione, altrimenti …..

Paolo Pagliaro
Paolo Pagliaro
24 Novembre 2020, 6:21 6:21

“Sovranismo” sarebbe l’idea che il nostro voto determina la politica del nostro paese? Embé? Dobbiamo invece dipendere da gruppi al di fuori del nostro controllo (per quel poco che già abbiamo)?
Se è così, mi pare si voglia eliminare la democrazia con l’uso di etichette, tattica per altro molto diffusa e popolare – come quando ti danno del “qualcosofobo” se non sposi le loro idee. Infatti, a sinistra ti vedono come “uno che odia” se non la pensi come loro, evidentemente perché loro odiano chi non si allinea.

Valter Valter
Valter Valter
24 Novembre 2020, 1:21 1:21

Le api sono operose ma anch’esse tengono famiglia. L’ ape Rina oggi dileggia la destra ma poco piú di un decennio orsono ne esaltava adulante il leader Gianfranco Fini con un ardore tale che le altre api l’avevano soprannominata l’ape Corina.

Werner
Werner
24 Novembre 2020, 1:18 1:18

Non so se il mio precedente commento é stato pubblicato, perché per problemi tecnici miei, mentre lo inserivo, il mio dispositivo mobile si é spento, per cui mi scuso per l’eventuale doppione. Costruire una destra conservatrice e non di matrice neofascista in Italia, dopo la fine (meritata) della DC, era necessario, ma non per questo bisognava cancellare il MSI con la famosa “svolta di Fiuggi” del 1995. Il solo fatto che il MSI non fu sfiorato dall’inchiesta Mani Pulite, ci dice che il suo scioglimento deciso da Giantulliano da Bologna fu ingiustificato e insensato. E come ingiusto fu l’affossamento di una cultura politica, di una tipologia di destra che é esistita solo in Italia, e che fu di ispirazione per Le Pen senior nella creazione del Front National, oggi Rassemblement National. Il MSI non aveva come obiettivo la rinascita del Fascismo, ma piuttosto portarne avanti gli elementi migliori. La destra conservatrice priva di un retaggio fascista, poteva essere rappresentata da Forza Italia, ma purtroppo quest’ultima si é dimostrata essere una DC 2.0, ovvero poltronara, ed un partito modellato esclusivamente sulla figura del suo capo e fondatore, nonché liberista. Una FI conservatrice ed un MSI potevano costitituire quel fronte opposto ai progressisti in grado di sconfiggerli non solo a livello elettorale, ma soprattutto culturale. E come sappiamo la cosiddetta “destra” soffre… Leggi il resto »