Politica

Quello che non dicono sulla sinistra e sulle nomine Rai

Il campo largo? Non è vero che è morto: non è mai esistito. E pensare che accusavano il governo di essere diviso

Rai Schlein Conte © pagadesign tramite Canva.com

Dovete sapere che negli ultimi sei mesi hanno rotto le scatole a questo governo con un solo ritornello: “Ah, Salvini di qua dice una cosa, Sangiuliano ne dice l’altra, questo governo non è unito, è un casino, stanno litigando. Salvini si mette il borsello invece la Meloni preferisce le borse di Hermès”. Cioè da settimane erano impegnati a trovare una qualsiasi scusa per sostenere che quelli del governo non vanno d’accordo e adesso invece cosa succede?

Come sapete, nei giorni scorsi dovevano nominare i consiglieri d’amministrazione della Rai: sono un botto e per la riforma di Renzi, non della destra, sono sostanzialmente controllati dalla politica e dal Parlamento che deve sceglierli. Gente che avrà 50/60 mila euro all’anno di gettone, penso, uno stipendio che al netto delle tasse vorranno dire 2/3 mila euro al mese. Non stiamo parlando dei milioni di euro che si prendono i manager italiani per sbagliare tutto quanto sulle auto, come il caso Stellantis. Un posto che però conserva un grande potere, perché si pensa che il consigliere d’amministrazione della Rai possa decidere “adesso metto questa ballerina, adesso metto questo flauto; Porro lo faccio venire o non lo faccio venire”. Questa storia quindi non è importante per i signori che siedono nel Cda, ma per il potere che si pensa i consiglieri abbiano.

Il governo, tranquillo, perfetto, si è nominato i suoi senza litigare neppure un pochino. Quelli dell’opposizione, invece, dovrebbero essere lì, si immagina, per fare l’opposizione unita. Ma Pd, Movimento 5 Stelle e Avs che cosa fanno? Litigano. Io la trovo una cosa stupenda: questi hanno rotto le balle sui loro giornali per anni, per mesi, sul fatto che la maggioranza era divisa e loro, che devono votare dei banalissimi posti di sottogoverno all’interno del Cda della Rai, si prendono a pesci in faccia come non vi potete neanche immaginare.

Avs nomina come consigliere d’amministrazione l’ex portavoce della Boldrini, fantastico. E invece il Movimento 5 Stelle sceglie l’ex consigliere Di Majo. Quindi Grillini e verdi nominano i loro uomini, il Pd invece non vota e va sull’Aventino insieme ad Azione e Italia Viva.

Io voglio chiedere a tutti quanti voi: ma di che stiamo parlando? La sinistra una cosa dovrebbe fare stando all’opposizione: essere unita contro questo governo. Invece quando si tratta delle nomine, si dividono, si ammazzano, si prendono a corcate in faccia. È morto il campo largo? No. Quello che nessuno osa dire è: ma quando è mai esistito questo campo largo? Non vanno d’accordo su Kiev, non vanno d’accordo su Israele, non vanno d’accordo sul Jobs Act. Soltanto Renzi, che prova a cercare di mettere uno scudo alla sua incapacità di trovare voti, pensa al campo largo. Ma il 99% delle persone sa perfettamente che non vanno d’accordo su nulla.

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