Salute

Quello che non vi dicono sulla “malattia del Congo”

L’allarmismo dei giornali italiani senza ancora sapere nulla di questo possibile patogeno. E le notizie ufficiali ridimensionano l’allarme

© Science Photo Library, Wirestock e Nzewi Confidence tramite Canva.com

Sta ritornando la paura delle grandi malattie. Ancora pochi morti in Congo e riparte il circo del Covid.

Ognuno di noi ha un timore pazzesco per lo sconosciuto: per questo temiamo il virus che arriva dalla profonda Africa, di cui non conosciamo nulla. E quindi ecco le foto drammatiche; ecco Rezza che dice “mortalità elevata, massima allerta”; ecco Repubblica che parla del mistero del virus che colpisce i bambini.

Poi però vai un po’ a leggere bene e al momento si parla di qualche morto in Congo, ma non è vero che si tratta di una malattia “non conosciuta“, semplicemente non è stata ancora diagnosticata. La cosa è diversa. Se io domani mattina crepo e la gente non vede il mio corpo, non mi fa un’analisi, non mi fa un’autopsia, non capisce se ho sbattuto contro un muro, se ho fatto un incidente stradale o se mi sono preso un virus.

Non lo sanno perché si tratta di una zona del Congo molto povera, dove i bambini sono molto denutriti. Ma il focolaio al momento è locale e come dicono tutti quanti i giornali, a leggere bene i pezzi, potrebbe essere un patogeno esistente ma non ancora diagnosticato.

L’Ansa peraltro fa sapere che le notizie ufficiali che arrivano dal Congo “sembrano ridimensionare l’allarme per l’epidemia”. Il ministero della Sanità congolese ha fatto sapere infatti che l’epidemia dura da oltre 40 giorni ed i morti accertati negli ospedali sono 27 su 382 contagiati. Gli altri 44 decessi, che sono stata attribuiti a questo misterioso virus, in realtà non hanno avuto alcuna diagnosi. Parliamo comunque, spiega l’Ansa, di 70 morti in una vasta area e che in gran parte sono dovuti “alla mancanza di cure”.  Inoltr la zona di Panzi, dove si è sviluppata la malattia, “è estremamente remota e scarsamente popolata” quindi “gli esperti al momento ritengono che l’epidemia possa dunque essere contenuta”. 

Insomma: non sanno di cosa si tratta, potrebbe essere pure qualcosa di conosciuto, si crede possa essere contenuto, però intanto sulle prime pagine di tutti i giornali italiani parlano già del “mistero del virus“. Cazzo, ma non siamo in un film distopico.

dalla Zuppa di Porro