Questa foto dimostra che viviamo ancora nella follia del Covid

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Covid

Giovedì scorso ho accompagnato una persona per una visita nel Centro di Salute di Todi, una delle mete principali del turismo anglosassone che privilegia le città d’arte dell’Umbria. Ebbene, appena metto piede nella struttura sanitaria mi sono imbattuto in una scena esilarante, tale che con una scusa ho ritenuto di dover uscire immediatamente per non ridere letteralmente in faccia alla persona incaricata di dare una prima indicazione ai vari pazienti.

In sostanza, come si vede nella foto, è stata realizzata una sorta di improvvisata trincea volante con l’evidente scopo – assolutamente demenziale sotto tutti i punti di vista – di proteggere gli addetti che svolgono tale mansione dal “tremendo” contagio del coronavirus. Non sappiamo chi abbia avuto questa geniale idea, ma pensare di bloccare la circolazione del Sars-Cov-2, al pari di altri virus, con un pannello di plexiglass, impedendo alle persone di avvicinarsi troppo con un banco di scuola e una sedia, è roba veramente dell’altro mondo. Il mondo della paura irrazionale che ha tenuto in scacco per molto tempo un intero Paese, nel quale gran parte della sua popolazione ha creduto alla bontà di simili misure magiche, ritenendo che solo seguendole pedissequamente avremmo evitato una ecatombe senza precedenti.

D’altro canto, finché continuerà a prevalere nelle nostre strutture sanitarie questo retaggio (nello stesso Centro di Salute, oltre a quanto descritto, vi è un abbondante dispiegamento di gel sanificanti accompagnati da cartelloni in stile Grande Fratello, in cui si ricordano i 10 precetti per contrastare il Covid), la Sanità italiana non uscirà mai a tornare a quella faticosa normalità fatta di cose concrete e non di assurdi protocolli da avanspettacolo. Protocolli inutili che, soprattutto nei luoghi di cura, non possono che risultare estremamente dannosi. Schillaci, se ci sei batti un colpo.

Claudio Romiti, 20 settembre 2024

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