
Sull’inutile vertice di ieri a Londra l’unica cosa da fare è guardare questa foto. Perché da quello scatto non capisci nulla. Chi è che decide? Ma che organismo è? Abbiamo inventato una nuova ONU europea? Abbiamo una nuova Commissione europea? Abbiamo un nuovo Consiglio europeo? Abbiamo un nuovo Parlamento europeo? Abbiamo un nuovo… Ma che caz** abbiamo?
Cioè, alcune settimane fa ci siamo ritrovati con la convocazione da parte di Macron di un vertice con 6 Paesi europei oltre la Gran Bretagna, il segretario della Nato e il Presidente del Consiglio europeo, il socialista Costa, che però nei fatti non conta una ceppa. Poi ai vertici non può mancare ovviamente Ursula von der Leyen, che però è la presidente della Commissione europea, che è diversa dal Consiglio Ue. Cioè ragazzi, ce ne rendiamo conto del casino?
E allora arriviamo all’incontro di ieri a Londra, dove gli invitati erano 19. E sapete chi c’era? Hakan Fidan. E voi direte: chi cazz’è Hakan Fidan? È il Ministro degli Esteri della Turchia. No, scusate: avete capito? Ieri c’era il Ministro degli Esteri della Turchia all’incontro a Londra. E perché? Erano tutti i capi di Stato e di governo, più il Ministro degli Esteri turco, che era lì solo perché di fatto è l’unico paese in Europa, insieme alla Polonia, ad avere un esercito serio.
Poi c’era Ilie Bolojan, che però non era stato invitato a Parigi. E chi è Ilie Bolojan? È il Presidente ad interim della Romania. Perché è stato inviato? E soprattutto perché portare il delegittimato presidente ad Interim, mentre l’Europa non si occupa del deficit democratico in Romania, dove hanno sfilato migliaia di persone nel silenzio assoluto dei giornali?
Tra i 19 c’era anche, ovviamente, il cancelliere della Germania, Olaf Scholz. Secondo voi, Olaf Scholz, oggi, può dire “a” o “ba” in un vertice europeo? No. Perché il suo mandato è praticamente finito e ha tragicamente perso le elezioni, solo che mentre Merz è impegnato a formare il nuovo governo agli incontri internazionali mandano lui. Senza che però possa praticamente decidere nulla.
Poi c’erano il Presidente della Finlandia (Alexander Stubb) e i primi ministri di Svezia (Ulf Kristersson), Danimarca (Mette Frederiksen) e Norvegia (Ulf Kristersson). Mi chiedo, scusate: ma perché non c’erano il lituano, l’estone e il lettone? Perché questi tre non c’erano? Eppure sono quelli che rischiano di più dell’aggressività della Russia. Non c’erano. Perché?
Va benissimo, forse era giusto che non ci fossero. Ma chi l’ha scelto? Chi l’ha deciso? Di chi è questa ca*** di governance?
Prima Macron a Parigi con sette amici suoi; poi Starmer che convoca un altro incontro con altri amici e ci infila dentro anche il presidente del Consiglio Europeo (che peraltro non conta un fico secco), anche se l’Uk non fa parte dell’Unione Europea.
Voi vi rendete conto che siamo morti? Siamo morti, morti che camminano.
Gli Stati Uniti hanno J.D. Vance e Donald Trump che prendono a schiaffi Zelensky mentre noi ci ritroviamo con un abbraccio al presidente ucraino a rate: prima in sei, poi in 19, domani chissà. E non si capisce quale sia il collante che li tiene tutti insieme. L’Unione Europea? No. L’esercito? No. È la minaccia russa? No, altrimenti avresti invitato anche i Baltici. Ogni padrone di casa decide chi invitare, chi gli sta più o meno simpatico. Ragazzi, ma voi pensate veramente che esista l’Europa?
dalla Zuppa di Porro