È chiaro che non è possibile pretendere il solito “rigore dei conti” per attivare la “quota salvavita”, ma sarà necessario prevedere dei margini di flessibilità più o meno elevati. Sostanzialmente per finanziare l’operazione si potrebbe tener in considerazione la proposta dell’azzeramento del debito accompagnato da investimenti pubblici espansivi mirati lanciata dall’attuale premier Mario Draghi nel marzo 2020. Oppure, fare una manovra a debito cercando coperture nei tagli a tutti gli sprechi ed aumentando leggermente la pressione fiscale, ma in questo caso si rischia di spostare solo le risorse da una parte all’altra.
Non sarebbe da escludere l’ipotesi di una moneta parallela non a debito ad esclusivo circuito nazionale per finanziare l’intera manovra, ma lasciamo ovviamente spazio a tecnici ed economisti per trovare la soluzione più idonea.