Radical chic in lutto: nasce la crociera per dimenticare la vittoria di Trump

Il progetto per chi non ha digerito la batosta presa da Kamala: quattro anni per i mari (e ciao ciao all’ambientalismo)

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Trump Harris nave da crociera

Basta poco, che ce vò? Come diceva il compagno Giobbe Covatta, padre genetico di Saviano che più invecchia e più somiglia. Ma qui siamo in America dove per ogni cosa “basta poco, che ce vò?, anche la più folle, esagerata o ipocrita; fra queste ultime, mettiamoci pure la crociera disintossicante rigenerante. Non è uno scherzo e non è una fake, è la realtà riportata da Business Insider: chi non può reggere la vittoria di Donald Trump, ossia Ciàmp, detto Taicùn, chi ha perso il sonno per la legnata a Kamala Harris, cioè gli Obama, i Clinton e tutti gli altri  progressisti danarosi, può lasciare il Paese fino alla rivincita. Non proprio un esilio, più una sospensione, nella bolla di una nave da crociera: un giro infinito intorno al mondo, della durata di 4 anni, 140 Paesi toccati in tutti e 4 i continenti. Roba da siuri, come diceva Alan Ford.

“Il pacchetto include pasti, birra e vino” e ce ne vorrà parecchio, tanto i fegati son già spappolati, “oltre a programmi di fitness e spa a bordo”. Insomma al posto di farsi le pugnette, si fanno il pilates. Per dimenticare Ciàmp. Prezzo? Basta poco, che ce vò? Si va dalle 256mila euro alle 320mila, bonus esclusi. Neanche tanto, considerato quello che costa un affitto annuale a Manhattan, my dear. Poi, vuoi mettere l’effetto? “Amore, ma la libidine è qui: sole, whisky, e sei in pole position”.

Certo, non per tutti, per esempio gli squilibrati/e/+ stracciaroli/e/+ che all’esito elettorale si rotolavano in terra, urlavano come possedut*, si tagliavano, costoro la crociera se la sognano, se la pigliano in Kamala. Non è neanche roba per le groupie della illustre fallita: i vari Leo, Beyoncè, Lady Gaga, Boss, Julia, Madonna (che non offriva più rapporti orali ai votanti della Dem, come 8 anni fa: sarà la piorrea…), Cardi B (“Ecco perché in America abbiamo le inondazioni e i nubifragi”, e non ha mai visto l’Emilia Romagna), e tutta la pletora di figurine del presepe da Hollywood Walk of (morti di) Fame, ma per il motivo opposto: quelli fanno da soli, non hanno bisogno della crociera charter, hanno lo yacht autonomo, come Di Caprio, che ci faceva i festini con Puff Daddy ma rimane un sincero ambientalista democratico.

No, è roba da middle class avanzata, agiati non riccastri, gente che non può tutto ma la crocierina quadriennale eventualmente sì: tutti a babordo! Cazzate la randa, che su quelle siete espertissimi! E tu che fai, ti stupisci? È l’America, baby, la terra dove l’impossibile diventa normale. Come colpo di business è magistrale: scommettiamo che la crociera anticiàmp andrà sold out? Tra l’altro può diventare un must, un cult, “voi cosa fate adesso che ha vinto il puttaniere?”, “ah, signora mia, noi andiamo a dar via i ciàmp, noi salpiamo”. “Beati voi, mandateci almeno un selfie”. Kamala trombata, crociera assicurata.

Ne guadagna anche la cultura, si sa che i nostri Magellano americani democratici progressisti woke ne masticano poca e quella poca poi la sputano, vogliono abolirla, riscriverla. Fosse mai che scoprono qualcosa sul mondo così tendacolare, sgonvinado, vaschto, come diceva don Buro. E fattela, ‘sta spa, che ha vinto taicùn e qua nun se po’ sta’! Da immaginarseli i discorsi on board di questi alienati Dem, nel senso abbreviativo: questa è gente che è capacissima di parlare per 4 anni solo della sua ossessione, solcano i sette mari ma restano con la faccia sullo smartphone per sapere come vanno le Midterm. Sai come sono, so’ un po’ comunisti, non tanto, ma un po’. Pirlati nei Caraibi, sbarcano su una spiaggia dorata, toccano un atollo e dicono: non sarà meglio la prossima volta giocarci direttamente Alexandra Ocasio Cortez?

A questo punto, però, sorgono i problemi e le contraddizioni. Intanto, nessuno assicura che fra 4 anni questi migranti volontari seppur deluxe, questi emuli alla rovescia degli italiani, che invece del Vulcania ciàpano la nave con il fitness e i sollazzi democratici, potranno tornare. Grande è la crisi della sinistra sotto il cielo, la situazione è eccellente e la crociera minaccia di protrarsi ad libitum; qualcuno ci morirà durante, altri dovranno per forza riprodursi, sfornando nuovi piccoli Dem: i figli della rotta, intesa come marinaresca, mica come Kamala.

Poi, un’altra cosa: ma se questi hanno votato come hanno votato (“per votare come dobbiamo votare, dove dobbiamo votare?”), significa che hanno a cuore l’ambiente, il pianeta, Greta, le energie rinnovabili, l’auto elettrica, l’abbattimento della CO2, delle polvere sottili, gli accordi di Parigi, la Cop 29, non c’è più tempo; e girano 4 anni su una metropoli galleggiante che consuma sessantamila litri di kerosene a miglio marino? Per 4 anni??? Certo, essendo Dem sono abituati alle paraculaggini, al “fate come diciamo non come facciamo”, i loro miti sono precisamente quei divi e (para)guru che usano il jet personale per recuperare un cappellino da 2 euro dimenticato in un backstage dall’altra parte del mondo (come fece anni fa Bono Vox, uno dei più colossali cialtroni dell’era moderna). Però, insomma, dai, a tutto c’è un limite.

Intanto il Donald, manco ancora insediato già minaccia, o promette, di sbaraccare l’America proprio da quella impostura mistica che è il Cop29, in apertura oggi all’insegna di due allarmismi uno più imbecille dell’altro: ovviamente il Pianeta che ribolle, che essicca, non c’è più tempo, ma, prima ancora, il ritorno di Ciàmp. Vai Taicùn, mandali tutti a fare una crociera anche da parte nostra, di noi che non possiamo permetterci il giro del mondo in ho tanta paura, ma almeno sappiamo ancora ragionare, ridere dei pagliacci, citofonare Richard Gere, l’amico di Casarini: uno di quelli che avevano promesso, se vince il Grand. Mascalzon. Farabutt. Mignottar. Mannar., io espatrio. Infatti ha subito venduto una villa hollywoodiana con le solite 18 piscine e 46 cessi per una trentina di milioni di dollari, tutto compreso. Però, che coerenza, che tempra, almeno uno che mantiene, si è detto il pianeta (che va a fuoco). Invece no: era la moglie che rompeva perché è spagnola e voleva tornare in patria. Non era un espatrio, era un rogito. Una permuta.

Max Del Papa, 11 novembre 2024

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