Ad una figura femminile pensa invece Matteo Salvini che, con l’indisponibilità della Meloni, rivendica per la Lega il Campidoglio con Giulia Bongiorno, che però non ci pensa proprio a chiudere il suo studio legale un’altra volta dopo la sosta da ministro, o con Barbara Saltamartini, anche lei passata da An, in quota Alemanno, alla Lega. Ma a Salvini sono in tanti a rinfacciare che a Roma non è mai riuscito ad aprire il Carroccio alla società civile, nonostante il lavoro di Claudio Durigon, ex sottosegretario nel governo gialloverde.
Con la Raggi resta un morto sul tappeto: Forza Italia. A meno che Berlusconi non riesca in un miracolo al quale crede: convincere il suo consigliere più autorevole e ascoltato a creare una lista civica. Gianni Letta, coralmente apprezzato dal Vaticano al Quirinale, tanto dai burocrati che dagli intellettuali: secondo un sondaggio, non ce ne sarebbe per nessuno. Peccato che l’eminenza azzurrina sia ancora più irremovibile di Giorgia. Avanti i perenni secondi, mentre Roma sprofonda.
Luigi Bisignani, Il Tempo 10 maggio 2020