Lo sciopero di ieri della Rai è stata una cosa veramente incredibile. Sì perché questi dell’Uisgrai ancora ci stanno rompendo le palle, proprio loro che quando sono arrivato a viale Mazzini mi volevano cacciare. Questi dell’Usigrai sono i più corporativi ed ora che è finito il loro monopolio lagnano. E io godo come un riccio.
Tra l’altro, il sentore che stia arrivando una “deriva orbaniana” evidentemente non ce l’hanno quelli che ieri hanno condotto il TG1 ed il TG2 non partecipando allo sciopero. Infatti, in un pezzo bellissimo, il Messaggero ci spiega che l’Usigrai ieri ha semplicemente fatto flop, cosa che può succedere in tutti i paesi normali. Sapete invece cosa non è normale? Il sindacato unico! Ieri ho sentito dalla Gruber dire che il sindacato di destra è “un sindacato giallo”. Ma come si permettono? La morale è che se tu non fai parte del sindacato unico, stai con il “regime Meloni”. Tutto questo perché un altro sindacato, Unirai, non ha aderito allo sciopero. In effetti, lo sciopero non era per i contratti, per le ferie, o per questioni economiche, ma solo secondo qualcuno esiste una “deriva orbaniana”.
Vi faccio poi notare una cosa: toc toc, testine. Ci rompete tanto le palle prendendo i soldi dalla bolletta per finanziare il servizio pubblico e poi quando c’è bisogno del servizio pubblico, nel giorno si registrano morti sul lavoro e infervorano le trattative per il cessate il fuoco fra Israele e Hamas, vi tirate indietro? Quando il servizio pubblico non vi fa comodo, non ci possono essere i Tg? Bella roba.
Io spero soltanto che il sindacato alternativo abbia il numero maggiore di adesioni possibile. Perché diciamocelo chiaramente: l’USIGRai comandava la Rai ed ora che si sta sciogliendo il controllo della sinistra sull’informazione, rosicano. A tutti quelli che mi rompono le palle chiedendomi cosa stia facendo la destra per fermare l’egemonia culturale della sinistra dico: questo è un buon inizio.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 7 maggio 2024