Federico Rampini Ossia il declino di uno scribacchino da sinistro a destrorso conservatore ossessionato dalla manfrina sul politicamente corretto si e no, dalla lotta ” contro gli intellettuali buonisti ” dalla rottura per sta cancel colture etc…ora molto amato dai destrorsi…
Massimiliano borsa
24 Novembre 2021, 16:10 16:10
Senza l’orgoglio delle proprie origine non si può affermare nel mondo la propria “civiltà”! Ogni periodo storico ha avuto una “civiltà” dominante, ma mai globale. La globalizzazione é incompatibile con un solo modello, a meno di volere imporre un proprio modello al mondo.
Giancarlo 2021
24 Novembre 2021, 13:57 13:57
Ormai è passato un secolo e vediamo cosa ha fatto la sinistra per il popolo che affermava di difendere.
È crollata miseramente sotto le macerie del Muro di Berlino corroso dai soldi, ha imparato la lezione, si è posizionata astutamente nei posti di potere, quelli che contano, nei salotti buoni a predicare agli altri seduta nelle poltrone col politicamente corretto a scagliarsi contro chi non la vota.
E di quel popolo? Lo ha abbandonato, facendolo diventare populista, fascista, sovranista e anti europeista, finché non cambia idea e non si adegua al suo coro.
Considerandolo come sempre un mezzo per il suo potere.
Ma democraticamente.
Thor
24 Novembre 2021, 13:24 13:24
Rampini dice cose vere e anche delle fandonie. Forse sarà per via del suo calore espositivo alla maniera delle pasionarie. Però se afferma che l’intellighenzia STATUITA è orba e bolsa, non sbaglia. Solo, che pensa che l’unica intellighentia sia questa bolsa cosa, erede dei campus americani anni ’60 e diffusasi in tutto il mondo occidentale assieme ai contestatori di Parigi. Quasi tutti partiti bene, in fondo, ma finiti a marcire come le pere ormai cadute dall’albero del velleitarismo. Abbia il coraggio di dire che finirà tutto con una guerra, ormai, perché possano cambiare le cose in meglio. Cioè con la fine di questa forma mentis al potere!
david
24 Novembre 2021, 13:08 13:08
la Cina potrebbe essere fermata se solo avessimo una vera classe politica…e un popolo capace di eleggerne una.
Happy Future
24 Novembre 2021, 10:45 10:45
Oh, meno male che con gli anni Rampini chiarisce quello che è: UN REPUBBLICANO tradizionalista di Liz Cheney e un… GLOBALISTA, sentendosi apolide, più che Italiano. Non serve studiare la storia della Cina, e gli Incas, ma forse dopo tutto… serve. E’ il discorso di Trump, che inizia con una opinione “e termina con l’opinione opposta.
Tale “narrazione” di Rampini NON serve a nessuno.
Comunque mi fa piacere che la vera identità destrosa di Rampini divenga sempre più chiara.
Mario Fiorito
Federico Rampini Ossia il declino di uno scribacchino da sinistro a destrorso conservatore ossessionato dalla manfrina sul politicamente corretto si e no, dalla lotta ” contro gli intellettuali buonisti ” dalla rottura per sta cancel colture etc…ora molto amato dai destrorsi…
Senza l’orgoglio delle proprie origine non si può affermare nel mondo la propria “civiltà”! Ogni periodo storico ha avuto una “civiltà” dominante, ma mai globale. La globalizzazione é incompatibile con un solo modello, a meno di volere imporre un proprio modello al mondo.
Ormai è passato un secolo e vediamo cosa ha fatto la sinistra per il popolo che affermava di difendere.
È crollata miseramente sotto le macerie del Muro di Berlino corroso dai soldi, ha imparato la lezione, si è posizionata astutamente nei posti di potere, quelli che contano, nei salotti buoni a predicare agli altri seduta nelle poltrone col politicamente corretto a scagliarsi contro chi non la vota.
E di quel popolo? Lo ha abbandonato, facendolo diventare populista, fascista, sovranista e anti europeista, finché non cambia idea e non si adegua al suo coro.
Considerandolo come sempre un mezzo per il suo potere.
Ma democraticamente.
Rampini dice cose vere e anche delle fandonie. Forse sarà per via del suo calore espositivo alla maniera delle pasionarie. Però se afferma che l’intellighenzia STATUITA è orba e bolsa, non sbaglia. Solo, che pensa che l’unica intellighentia sia questa bolsa cosa, erede dei campus americani anni ’60 e diffusasi in tutto il mondo occidentale assieme ai contestatori di Parigi. Quasi tutti partiti bene, in fondo, ma finiti a marcire come le pere ormai cadute dall’albero del velleitarismo. Abbia il coraggio di dire che finirà tutto con una guerra, ormai, perché possano cambiare le cose in meglio. Cioè con la fine di questa forma mentis al potere!
la Cina potrebbe essere fermata se solo avessimo una vera classe politica…e un popolo capace di eleggerne una.
Oh, meno male che con gli anni Rampini chiarisce quello che è: UN REPUBBLICANO tradizionalista di Liz Cheney e un… GLOBALISTA, sentendosi apolide, più che Italiano. Non serve studiare la storia della Cina, e gli Incas, ma forse dopo tutto… serve. E’ il discorso di Trump, che inizia con una opinione “e termina con l’opinione opposta.
Tale “narrazione” di Rampini NON serve a nessuno.
Comunque mi fa piacere che la vera identità destrosa di Rampini divenga sempre più chiara.
Mario Fiorito