Ranieri Guerra, il nostro uomo all’Oms e in una pletora di poltrone, dalla Ue al giro d’Italia, è deep state o è foglia di fico? È quello che resta mentre i governi passano o è un interfaccia dei governi che scorrono e che se ne servono?
Il piano inesistente
Comunque Ranieri Guerra ne ha combinata, almeno secondo Report, un’altra delle sue: sospettato d’aver manipolato un piano pandemico pressoché inesistente, ossia di avere posticipato la data dell’ultimo piano elaborato di dieci anni, dal 2006 al 2016 – cosa che da tempo si mormorava, si sapeva. Per cosa? Per proteggere il governo, il disastroso ministro Speranza, esangue ultrà del lockdown, e ovviamente se stesso visto che nel triennio 2014-2017 era, tra le altre faccende, direttore della Prevenzione al ministero.
Una bella prevenzione: dal piano che non c’è emergerebbero colpe allucinanti in ordine ai morti stecchiti di Covid da marzo ad oggi; gli stessi, per intenderci, di cui ogni telegiornale di ogni ora di ogni giorno si droga, si eccita nel tentativo di attribuirli a sconsideratezze dei cittadini, delle stesse vittime. E anche qui, volendo, siamo nell’omertà di potere, nella distorsione di regime. Segue la pochade: la procura (di Bergamo) che apre fascicoli, che convoca, l’Oms di stampo cinese che blinda i suoi funzionari con l’immunità pelosa, questi ultimi che dicono, un po’ stravolti dietro la mascherina, “sono cascato in qualcosa più grande di me ma non so cosa”, il solo Ranieri Guerra che va a testimoniare la sua verità, il piano inclinato di una prevenzione fallimentare, lo stridor di denti del popolo che si sente preso per il culo, giustamente: la pochade diventa facade, facciata, maschera.
Presa in giro
Mascherine sopra le maschere, potrebbe essere il titolo di questo romanzo reale scritto non da Le Carré ma da squallidi mammasantissima dell’italico deep state, o velo di Maya, o foglia di fico, chiamalo come ti pare. Ma resta presa per il culo e qui casca l’asino, qui caschiamo tutti. Se c’è un risvolto positivo in questa farsa tragica di virus pipistrelli, di decreti megalomani, di ministri santoni, di paura diffusa, di isteria malata, è l’oportet ut scandala eveniant, l’emergere di cosche di potere miserabili da quella dei virologi all’altra dei burocrati a quella dei politici: un miserabile manicomio dove nessuno sa quello che fa e soprattutto cosa fare e tutti finiscono per scaricare ogni colpa su chi sta chiuso in casa, poi lasciato libero di uscire esce, ma appena si azzarda gli viene imputato di tutto, gli torna vietato tutto, si ammala, muore, guarisce, va a Messa, smania per tenersi addosso dieci mascherine, più le visiere, più le protezioni, bardato come un giocatore di football americano, sta in file omeriche per un tampone, e intanto non sa, però sospetta, di venir preso per il culo da gente che non ha un piano, posticipa la data dell’ultimo disponibile come fanno i truffatori con gli assegni, e poi ti dice: devi fidarti, per il tuo stesso bene, devi credere obbedire e batterti il petto.
Tattica proibizionista
Fidarti un cazzo: questi, che minacciano ma non sanno smentire nulla su nulla, si comportano, almeno secondo le accuse, da Beati Paoli, da santa camorra. E poi ti dicono la scienza, la scienza, comanda la scienza. Scienza di che? Dell’intruglio, della gabola sporca? Non solo la credibilità, anche l’arroganza si conquista e cosa hanno fatto questi per meritarsela? Gli inetti? I visionari che vogliono serrare tutto, pretendono di risolvere la pandemia isolando 60 milioni di povericristi? E poi vanno in televisione a urlare indemoniati contro quelli che muoiono, come la campionessa di salto della quaglia Beatrice Lorenzin?
Quelli che non hanno un piano, una strategia, solo la tattica di proibire, di perdere tempo per prendere tempo e così si fa il Conte ter, si fanno i rimpastoni, i fricandò, si accontenta Renzi che col suo due percento vorrebbe ricattare pure il Padreterno? Se ne sono catafottuti dei piani pandemici.
Hanno irriso chi invocava tempismo. Hanno sprecato le stagioni. Hanno depauperato la sanità. Si sono vantati di aver messo su il miglior modello del mondo. Hanno scritto libri vaticinanti, ritirati il giorno stesso dell’uscita per imbarazzanti controprove. Hanno coperto, truccato, taciuto. Hanno accusato a vanvera. Hanno distrutto quel che restava di un sistema sociale ed economico. Hanno moltiplicato task force frigide. Hanno posto le premesse per svendere, chissà dietro quali contropartite, il paese alla Cina virale. Hanno curato un popolo intero facendolo ammalare di stress, di paranoia, di tutti i mali del mondo. Non hanno saputo difenderlo dal pipistrello cinese. Hanno chiuso e richiuso tutto per rifarsi una verginità.
Hanno voluto banchi a rotelle finiti subito in cantina. Hanno preso per il culo bottegai, ristoratori, professionisti, povericristi e, da ultimo, pure Gesù Bambino. E ancora dicono di fidarsi, di star muti, ancora marchiano come complottisti, negazionisti chi ragiona. Ma come fai a non veder fiorire dietrologie le più strampalate quando nella Grande Narrazione Ufficiale non c’è niente che torna, niente che funziona? Di questa casta non ci si può fidare né quanto a competenza, né quanto ad onestà.
Sono loro i veri negazionisti, loro e chi ancora presta fede a questi magliari. Negazionisti della ragione, della dignità, della libertà.
Max Del Papa, 2 dicembre 2020