Commenti all'articolo Regeni, la verità che i suoi sostenitori non dicono
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12 Commenti
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Gaetano79
2 Settembre 2020, 23:33 23:33
In tutta questa vicenda, pochi hanno fatto notare un particolare molto importante: all’interno di qualsiasi Stato autoritario, ricercare informazioni sull’opposizione politica è estremamente pericoloso. Nei casi più favorevoli, si rischia l’arresto e l’espulsione. Negli scenari più cupi, si potrebbe rimanere coinvolti nelle lotte di potere tra i vari gruppi politici, con conseguenze drammatiche (è da ricordare che certi Stati autoritari sono decisamente fragili e instabili).
Sulla stampa, Giulio Regeni è stato definito come “ricercatore” e “dottorando”. Queste definizioni, pur corrette, non aiutano a comprendere il contesto nel quale si muoveva. Il suo incarico consisteva nel ricercare informazioni sui sindacati indipendenti egiziani. Il problema è che molti di essi sono infiltrati dai “Fratelli Musulmani”, un gruppo fondamentalista e terrorista, quindi l’attività di Regeni era decisamente pericolosa per la propria incolumità.
Ingi
29 Giugno 2019, 6:14 6:14
Geometra 67 Barvo! Finalmente qualcuno che denota un’innegabile evidenza! Io vivo in Egitto da ormai quasi 30 anni e posso dirvi che El Sisi non è un dittatore feroce ma un liberatore che è sceso in campo in defesa della sua patri su richiesta di milioni di Egizziani soffocati e terrorizzati dal regime di Morsi e dei Fratelli Mussulmani. Abbiamo vissuto due anni e piú di terrore, sopratutto noi Cristiani!!! In Italia putroppo si ascoltano solo le dichiarazioni di El Ghezira, emittente del Qatar finanziata dai Fratelli Mussulmani che non sono altro che terroristi. Ho visto ragazzi buttati giù dai balconi perchè protestavano contro Morsi, ho visto un tassusta sgozzato in pieno giorno solo perchè si era rifiutato di stracciare l’immagine di Gesú che aveva nel suo taxi. Ho visto donne orese a sassate in testa perchè non portavano il hegiab (il velo) e adirrittura anche quelle che seppur indossandolo lasciavano intravedere mezzo cm di capelli fuoriusciti sulla fronte, dal velo. Ero fra quelli che sono scesi in strada contro Morsi, eravamo una marea, mussulmani e Cristiani che gridavano Sisi aiutaci tu!!! Cairo, Alessandria, Tanta e tutte le città, Port Said, tutte e tutti in strada. E quando finalmente I militari ci hanno liberati da quei mostri, tutti ancora in strada a scoppiare a piangere di gioia e abbracciarci a… Leggi il resto »
Fabrizio
28 Giugno 2019, 23:40 23:40
Sono Friulano, come il povero Giulio. Provo assoluta pietà per questa vicenda che ha ancora molti se non moltissimi lati oscuri.
Condivido pienamente tutto quanto scritto magistralmente nell’articolo.
E ancor di più condivido ciò che un lettore ha commentato poco sopra: “quando si dice guardare con il bicolo dalla parte sbagliata”.
Chi ha orecchie per intendere intenda!
Orlo
28 Giugno 2019, 20:05 20:05
Già il Biloslavo il giorno dopo il ritrovamento del cadavere del giovane friulano,punto il suo dito verso Cambridge e l’insegnante fotografata in più occasioni(anche durante la visita di Sisi a Londra)in manifestazioni anti Sisi. Il mio parere è che si volesse spezzare l’alleanza di ferro che si stava creando tra Italia ed Egitto anche alla luce dell’enorme giacimento di gas trovato e da Eni. La tempistica nn fu casuale,a mio parere,dal momento che la ministro Giudi era già in partenza con una nutrita schiera di imprenditori per una visita nella capitale egiziana e fu fatto fermare il tutto. La Francia nn si fece remore e Hollande,contro una direttiva europea che metteva al bando l’Egitto di Sisi,scese lui con la schiera di imprenditori e firmò 31 accordi commerciali di cui 1 da un miliardo,di vendita di armamenti. Oltremodo nei progetti del governo italiano rientrava una alleanza strategica sulla Libia in chiave di sostegno ad Sarraj in procinto di ottenere l’appoggio dell’ONU su indicazione italiana. Sappiamo com’è andata. Detto ciò vorrei riproporre una frase scritta dal Cofrancesco nell’articolo e cioè :”in Friuli il centro-destra ha stravinto le elezioni regionali”. Ora a fronte di una indubbia supremazia elettorale nn capisco l’abuso di tale forza indirizzata verso il togliere un lenzuolo che rappresenta una parte dei friulani e nn toglie nulla alle strategie politiche… Leggi il resto »
Rosa D'Alessandro
28 Giugno 2019, 19:21 19:21
Un cittadino italiano innocente è stato torturato in un paese estero su ordine del governo di quel paese. Come può non interessare ? Non essere prioritario ? Era un nostro figlio. Bastava espellerlo…
Per me le questioni di principio vengono prima dei commerci
geometra 67
28 Giugno 2019, 18:56 18:56
Condivido completamente l’articolo,anche se una cosa mi lascia perplesso:il ritrovamento del cadavere.In Egitto tra deserto e coccodrilli far sparire un cadavere è un giochino da bambini.E se i responsabili della morte,credendolo un doppiogiochista,fossero i nemici di Al Sisi?
In tutta questa vicenda, pochi hanno fatto notare un particolare molto importante: all’interno di qualsiasi Stato autoritario, ricercare informazioni sull’opposizione politica è estremamente pericoloso. Nei casi più favorevoli, si rischia l’arresto e l’espulsione. Negli scenari più cupi, si potrebbe rimanere coinvolti nelle lotte di potere tra i vari gruppi politici, con conseguenze drammatiche (è da ricordare che certi Stati autoritari sono decisamente fragili e instabili).
Sulla stampa, Giulio Regeni è stato definito come “ricercatore” e “dottorando”. Queste definizioni, pur corrette, non aiutano a comprendere il contesto nel quale si muoveva. Il suo incarico consisteva nel ricercare informazioni sui sindacati indipendenti egiziani. Il problema è che molti di essi sono infiltrati dai “Fratelli Musulmani”, un gruppo fondamentalista e terrorista, quindi l’attività di Regeni era decisamente pericolosa per la propria incolumità.
Geometra 67 Barvo! Finalmente qualcuno che denota un’innegabile evidenza! Io vivo in Egitto da ormai quasi 30 anni e posso dirvi che El Sisi non è un dittatore feroce ma un liberatore che è sceso in campo in defesa della sua patri su richiesta di milioni di Egizziani soffocati e terrorizzati dal regime di Morsi e dei Fratelli Mussulmani. Abbiamo vissuto due anni e piú di terrore, sopratutto noi Cristiani!!! In Italia putroppo si ascoltano solo le dichiarazioni di El Ghezira, emittente del Qatar finanziata dai Fratelli Mussulmani che non sono altro che terroristi. Ho visto ragazzi buttati giù dai balconi perchè protestavano contro Morsi, ho visto un tassusta sgozzato in pieno giorno solo perchè si era rifiutato di stracciare l’immagine di Gesú che aveva nel suo taxi. Ho visto donne orese a sassate in testa perchè non portavano il hegiab (il velo) e adirrittura anche quelle che seppur indossandolo lasciavano intravedere mezzo cm di capelli fuoriusciti sulla fronte, dal velo. Ero fra quelli che sono scesi in strada contro Morsi, eravamo una marea, mussulmani e Cristiani che gridavano Sisi aiutaci tu!!! Cairo, Alessandria, Tanta e tutte le città, Port Said, tutte e tutti in strada. E quando finalmente I militari ci hanno liberati da quei mostri, tutti ancora in strada a scoppiare a piangere di gioia e abbracciarci a… Leggi il resto »
Sono Friulano, come il povero Giulio. Provo assoluta pietà per questa vicenda che ha ancora molti se non moltissimi lati oscuri.
Condivido pienamente tutto quanto scritto magistralmente nell’articolo.
E ancor di più condivido ciò che un lettore ha commentato poco sopra: “quando si dice guardare con il bicolo dalla parte sbagliata”.
Chi ha orecchie per intendere intenda!
Già il Biloslavo il giorno dopo il ritrovamento del cadavere del giovane friulano,punto il suo dito verso Cambridge e l’insegnante fotografata in più occasioni(anche durante la visita di Sisi a Londra)in manifestazioni anti Sisi. Il mio parere è che si volesse spezzare l’alleanza di ferro che si stava creando tra Italia ed Egitto anche alla luce dell’enorme giacimento di gas trovato e da Eni. La tempistica nn fu casuale,a mio parere,dal momento che la ministro Giudi era già in partenza con una nutrita schiera di imprenditori per una visita nella capitale egiziana e fu fatto fermare il tutto. La Francia nn si fece remore e Hollande,contro una direttiva europea che metteva al bando l’Egitto di Sisi,scese lui con la schiera di imprenditori e firmò 31 accordi commerciali di cui 1 da un miliardo,di vendita di armamenti. Oltremodo nei progetti del governo italiano rientrava una alleanza strategica sulla Libia in chiave di sostegno ad Sarraj in procinto di ottenere l’appoggio dell’ONU su indicazione italiana. Sappiamo com’è andata. Detto ciò vorrei riproporre una frase scritta dal Cofrancesco nell’articolo e cioè :”in Friuli il centro-destra ha stravinto le elezioni regionali”. Ora a fronte di una indubbia supremazia elettorale nn capisco l’abuso di tale forza indirizzata verso il togliere un lenzuolo che rappresenta una parte dei friulani e nn toglie nulla alle strategie politiche… Leggi il resto »
Un cittadino italiano innocente è stato torturato in un paese estero su ordine del governo di quel paese. Come può non interessare ? Non essere prioritario ? Era un nostro figlio. Bastava espellerlo…
Per me le questioni di principio vengono prima dei commerci
Condivido completamente l’articolo,anche se una cosa mi lascia perplesso:il ritrovamento del cadavere.In Egitto tra deserto e coccodrilli far sparire un cadavere è un giochino da bambini.E se i responsabili della morte,credendolo un doppiogiochista,fossero i nemici di Al Sisi?