È chiaro che in questo modo a decidere non sono davvero i più piccoli, non essendo ancora in grado di comprendere la conseguenza di determinate decisioni, ma lo Stato. Il diritto naturale aveva sempre dato, fino ad oggi, questo potere decisionale alla famiglia, ritenendola intrinsecamente più facilmente spinta ad agire per il bene del figlio e non di altri interessi. E invece oggi, che mamma e papà sono considerati una minaccia, specie se contrari al pensiero dominante, si può addirittura arrivare all’arresto di un genitore che si oppone a una violenza come quella della somministrazione al figlio degli ormoni incrociati, e nonostante sia messa in dubbio da sempre più scienziati, medici, giudici e persino genitori e cavie pentiti (e disperati!).
Il governo del Canada ha stabilito che se un genitore non collabora con la decisione del figlio minorenne di sottoporsi a un’operazione di cambio di sesso dovrà essere sanzionato fino al carcere. Il grande Leviatano che nei suoi tentacoli ingloba persino i figli, strappandoli senza pietà, all’amore e al discernimento sacrosanti dei loro genitori, sta vincendo.
Lorenza Fomicola, 1°aprile 2021