Politica

Regionali Liguria, il tracollo del M5s condanna Orlando. I dati dei partiti

Caporetto per Giuseppe Conte nella terra di Beppe Grillo. Pd primo partito, bene Fratelli d’Italia

liguria © STILLFX tramite Canva.com

Marco Bucci ha fatto l’impresa: il candidato del centrodestra si è aggiudicato le elezioni regionali in Liguria. Superato il rivale di centrosinistra Andrea Orlando, che non è riuscito a sfruttare nemmeno l’inchiesta per corruzione che ha travolto l’amministrazione di Giovanni Toti. Mancano ancora alcuni seggi da scrutinare per i dati ufficiali, ma i giochi sono fatti ed è tempo delle prime analisi. Se Pd e FdI possono dirsi soddisfatti dei risultati delle rispettive liste, c’è un enorme sconfitto: il M5s targato Giuseppe Conte. Una vera e propria Caporetto nella terra del rivale Beppe Grillo, che ha preferito non andare nemmeno a votare. Ma quel voto non avrebbe fatto la differenza per i pentastellati.

Il Movimento 5 Stelle è stato al centro della campagna elettorale con il suo veto all’ingresso in coalizione di Italia Viva di Matteo Renzi, ma non è stata una scelta saggia. I pentastellati sono infatti la quarta forza a sostegno della candidatura di Orlando: il partito di Conte ha raccolto il 4,58 per cento, distante anni luce dal 28,50 per cento del Partito Democratico ma persino superato da Alleanza Verdi-Sinistra (6,16 per cento) e dalla lista Andrea Orlando Presidente (5,33 per cento).  Conte è riuscito fare meglio solo di due liste civiche minori come Patto civico e riformista/Azione e Liguri a testa alta, entrambe sotto il 2 per cento.

Una figuraccia epocale per Conte, che proverà  a salvarsi in corner ricordando le difficoltà storiche del M5s alle elezioni regionali e comunali. Ma la realtà è un’altra: il Movimento 5 Stelle non è più il Movimento 5 Stelle. E gli elettori hanno voluto mandare un messaggio forte e chiaro. Resta da capire se chi siede sulle poltrone del potere avrà capito o meno. Una cosa è certa: chi pensava che Grillo non contasse più nulla si è sbagliato di grosso.

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Passando ai dati dei partiti che hanno sostenuto Bucci, FdI è primo con il 15 per cento di preferenze. Seguono la lista civica Bucci Presidente Vince Liguria al 9,43 per cento, la Lega all’8,51 per cento e poco sotto Forza Italia all’8,01 per cento. Continua anche a livello regionale l’ormai consueto testa a testa tra i partiti di Salvini e Tajani. Infine Orgoglio Liguria Bucci Presidente al 5,68 per cento, Libertas Udc all’1,29 per cento e Alternativa Popolare con Bandecchi allo 0,35 per cento.

Tra i partiti degli altri candidati alla poltrona di presidente di Regione Liguria nessuno ha superato la quota dell’1 per cento. Uniti per la Costituzione dell’ex grillino Nicola Morra non è andato oltre lo 0,88 per cento: l’attacco sulla salute di Bucci non ha portato alcun risultato, anzi. Poi l’accozzaglia rossa Per l’alternativa-Potere al popolo-Pci-Rifondazione comunista a sostegno di Nicola Rollando s’è fermata allo 0,86 per cento. Chiudono la lista Democrazia sovrana popolare con Francesco Toscano allo 0,83 per cento, Partito Comunista dei lavoratori con Marco Giuseppe Ferrando allo 0,32 per cento, Partito Popolare del Nord Autonomia e Libertà con Maria Antonietta Cella allo 0,28 per cento, Forza del Popolo con Davide Felice allo 0,30 per cento e Indipendenza! di Alemanno con Alessandro Rossono allo 0,28 per cento.

Franco Lodige, 28 ottobre 2024

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