Continua Pandini: «In venti giorni possiamo avere migliaia di curricula e fare entrare i lavoratori con procedure più semplici. Abbiamo contro la Cgil, ma insistiamo. E comunque la sanatoria non va, è un tema politico e partitico, queste persone non in regola non è detto affatto che lavorino in un contesto agricolo, anzi».
C’è addirittura chi si è spinto oltre come il sindaco di Bergamo Giorgio Gori: non solo regolarizzare gli irregolari in Italia ma promuovere un nuovo “decreto-flussi” per far entrare in Italia 200 mila nuovi immigrati per lavorare nei campi. È desolante constatare che, anche in un momento come quello che stiamo vivendo, invece di pensare soluzioni per aiutare i cittadini italiani rimasti senza lavoro, si cerchino di approvare misure con un chiaro tornaconto politico giustificandone la necessità per il paese quando è evidente che non lo siano e che le soluzioni siano ben altre.
Francesco Giubilei, 20 aprile 2020