La svolta editoriale

Renzi direttore del Riformista: no, non mi piace

Matteo Renzi è diventato il nuovo direttore de Il Riformista. Quindi ora fa il senatore o il giornalista?

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Renzi riformista

Non posso non affrontare la questione che riguarda il nuovo direttore del Riformista, Matteo Renzi. Stamani, Roncone, sul Corriere della Sera, lo sfotte dicendo che Renzi fa qualsiasi lavoro tranne fare il senatore nonostante sia pagato dai contribuenti. Poi il Domani lo definisce il “direttore irresponsabile“. Il perché sia irresponsabile ce lo spiega Travaglio in questa specie di burocratismo assurdo. Renzi, infatti, non è iscritto all’ordine giornalisti e quindi non può essere direttore responsabile. Di fatto, non deve rispondere legalmente delle cazzate che verranno scritte sul Riformista.

Io ad esempio sono direttore responsabile di questo sito quindi, ad ogni cazzata che scrivono i miei giornalisti, ne pago le conseguenze sia penalmente che civilmente. Renzi non solo gode dell’immunità parlamentare, ma ci avrà una testa di paglia (oppure un suo amichetto) che sarà responsabile di quello che verrà scritto sul giornale di cui lui è direttore editoriale.

Per approfondire:

La cosa divertente, come dice Travaglio, è che Renzi, rimasto senza elettori, ora va alla ricerca di lettori. Io credo che nella vita uno debba decidere che cosa fare e cosa no. Un senatore non può pensare di fare il giornalista: non è libero di dire certe cose perché è di parte. Anche io sono di parte, ma gli unici a cui devo rendere conto siete voi commensali. Non devo cercare voti al Senato né tantomeno mi candido a governare il Paese.

Francamente non so se sarà un ottimo giornalista o meno, so solo che, in un paese normale, le carriere da politico e da giornalista non dovrebbero mescolarsi come invece è successo nei casi di Polito, Gruber, Santoro e tanti altri che oggi si dichiarano giornalisti e, in quanto tali, pretendono di non essere considerati di parte.

Nicola Porro, 6 aprile 2023

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