L’Italia con le sue bellezze e il suo patrimonio sta cadendo in mani straniere. Ecco la tesi del nuovo libro di Mario Giordano. Per gentile concessione dell’autore, un estratto da L’Italia non è più italiana. Così i nuovi predoni ci stanno rubando il nostro Paese, libro di Mario Giordano, uscito da poco per Mondadori. Per una settimana, tutte le sere, sul nostro sito troverete un teaser, una piccolo boccone del libro appena uscito. Ecco la quinta puntata.
Il caso più clamoroso, però, è quello che riguarda le banche popolari. La riforma voluta nel 2015 dal governo Renzi ha finito infatti per mettere in ginocchio quello che era sempre stato un antico e solido tesoro dei nostri territori. Tesoro che, così, è stato consegnato come un pacco dono ai fondi speculativi esteri. Lo denuncia da tempo (inascoltato) il presidente dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, l’avvocato Corrado Sforza Fogliani: «Dopo quel decreto tutte le popolari convertite in società per azioni (tranne una) sono finite a fondi speculativi esteri». Una mossa voluta? «Lo stabilirà la magistratura» risponde Corrado Sforza Fogliani in un’intervista alla «Verità» (12 novembre 2018). «Ma si tratta di un esito così generalizzato che mi pare difficile non lo si fosse capito da prima.»
Di fatto il risultato è sotto gli occhi di tutti. I principali azionisti del Banco Popolare di Milano sono i fondi norvegesi (Norges Bank) e americani (Invesco e Capital Research). Quelli del Credito Valtellinese? Fondi francesi, americani e perfino delle Bermuda. Quelli del Credito Emiliano? Fondi norvegesi e francesi con anche un po’ di inglesi. Quelli del Bper? Fondi americani e norvegesi con una piccola spruzzata di Lussemburgo… Ci furono, ai tempi dell’approvazione del decreto, molti sospetti. Si parlò di insider trading. E soprattutto si discusse sui motivi di quella fretta, come mai fosse necessario vararlo con tanta urgenza.
A chi serviva? Sforza Fogliani un’idea ce l’ha: «Chi comanda in questa Europa vuole divorarsi le piccole aziende italiane» dice. «Per farlo, il primo passaggio è colpire le banche di territorio, cioè quelle che aiutano le piccole e medie imprese.» Obiettivo centrato, verrebbe da dire.
Ma, purtroppo, non è solo un problema delle popolari. Anzi. Riguarda tutte le principali banche italiane.Mario Giordano, L’Italia non è più italiana. Così i nuovi predoni ci stanno rubando il nostro Paese
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