Appunti sudamericani

Repressione, corruzione e brogli. Il disastro targato Chavez-Maduro

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Dieci anni di imbrogli elettorali, repressione e corruzione

Oggi si celebrano i 10 anni dalle elezioni che hanno confermato, con un margine minimo di voti, la volontà di Chavez di passare lo scettro del potere a Maduro. Un disastro che Maduro cerca di nascondere con l’epurazione all’interno del chavismo. Sono sinora 58 infatti gli arrestati per la corruzione rivoluzionaria che raggiunge gli intoccabili della rivoluzione bolivariana, incluso Hugo Chávez, il suo líder máximo. Oltre all’onnipotente zar del petrolio, Tareck El Aissami, l’epurazione lanciata dal Palazzo di Miraflores ha raggiunto anche ÁlVaro Pulido, un socio del magnate colombiano Alex Saab, il prestanome di Maduro arrestato e in carcere a Miami. Documenti di Petroleos de Venezuela (PDVSA) a cui il quotidiano El Nacional ha avuto accesso, i cosiddetti “PDVSA papers”, testimoniano come Asdrúbal Chávez, cugino del comandante supremo, abbia incanalato depositi per un totale di 2,5 miliardi di dollari anche attraverso un conto criptato di una banca offshore sull’isola portoghese di Madeira e in una società a Panama, la cui destinazione finale sarebbe stata lo stesso Chávez.

E nel decennale un dodicenne è morto in Venezuela dopo aver mangiato spazzatura in una discarica nello stato di Monagas, un luogo dove anche i suoi sei fratelli vanno a cercare qualcosa da mangiare. Sua sorella, Ana García, ha denunciato che il bambino non ha ricevuto le cure mediche adeguate, ovvero una lavanda gastrica, dopo aver avuto tre convulsioni all’ospedale Caicara di Maturín, dove è stato curato solo con farmaci per fermare il vomito e prevenire le convulsioni. Poi è stato trasferito all’ospedale Manuel Núñez Tovar di Maturín, dove è morto tra gli spasmi, dopo quattro ore e senza che gli facessero una lavanda gastrica.

In questo contesto abbastanza ridicolo che la dittatura del Venezuela e l’Onu si stiano per alleare sul fondo “prevenzione pandemie” che, tradotto, è un altro modo per dare soldi al regime. La proposta è stata discussa in una riunione alla quale hanno partecipato il Ministero della Scienza e della Tecnologia, il Ministero dell’Ecosocialismo ed il Ministero della Salute della dittatura, insieme all’Organizzazione Panamericana della Sanità, l’OPS, la FAO e l’Unicef. “Abbiamo tenuto questo incontro perché esiste la possibilità che il Venezuela ottenga fondi per la pandemia, che si basano sulla prevenzione e il controllo delle infezioni a livello nazionale”, ha dichiarato Jakeline Calle, consulente dell’OPS, la branchia latinoamericana dell’OMS.

Il Ministero della Scienza di Maduro ha affermato che questo è il primo incontro di altri che sono previsti per il “consolidamento” della alleanza che finanzia la dittatura. E, sempre nel decennale del disastro Maduro, un gruppo di hacker ha attaccato TeleSur il canale internazionale del regime chavista per chiedere la libertà per il Venezuela e per i prigionieri politici in quel paese e a Cuba.

Altri due leader sociali assassinati in Colombia, sono 46 da gennaio

Il musicista contadino Carlos Tautiva è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco e la leader della comunità Diana Carolina Rodríguez è stata picchiata a morte, ha denunciato Indepaz. Con la morte di Tautiva e Rodríguez, la Colombia aggiunge un totale di 1.455 leader assassinati dalla firma degli accordi di pace tra le FARC e il governo colombiano.

Paolo Manzo, 14 aprile 2023


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