Cialtroni maledetti. Manteniamo una pletora di eurocialtroni, tutti leccati, scaldati, rinfrescati, da nessuno eletti e da nessuno controllati, già eliminare quelli sarebbe un gran risparmio. Tanto più che se avessero per tempo provveduto a trovare risorse per canali alternativi, anziché occuparsi di asparagi transgender, non saremmo a questo punto. Ma c’era da dar retta a una disagiata con le trecce che prestava la faccia a speculazioni colossali. E poi c’era la signora Cancelliera che più obbligava gli altri a obbedire alla Ue e più sinceramente se ne sbatteva e trescava pro domo sua.
Adesso siamo ai primi bollettoni letali ma attenzione, la guerra c’entra poco, è tutta roba di primo inverno, quando già di parlava di rincari traumatici. E se ne parlava anche perché, ma questo non ce l’avevano detto, l’Eni già da ottobre aveva allertato l’intero comparto energetico della inevitabile invasione russa dell’Ucraina in febbraio, riprendendo un rapporto riservato degli Stati Uniti. Ma si preferì dire che era la solita fake news dell’America imperialista, e, in Italia, il sofisticato supertecnico scelse di puntare sulla vaccinazione coatta col ricatto mafioso del greenpass.
Mesi persi, e adesso vengono a dirci di fare la nostra parte per salvare l’Ucraina, cioè il pianeta. E inevitabilmente sale il sospetto che a questi fini strateghi faccia comodo così, un altro lockdown di fatto, non dichiarato ma imposto: chi sta al limite non protesta, chi rabbrividisce d’inverno e rantola in estate, e per di più paga l’impossibile per questa agonia, è troppo impegnato a sopravvivere per rompere i coglioni con la democrazia. La nostra parte sarebbe di farli volare tutti dalla finestra, qui come a Bruxelles, a cominciare da chi ce lo viene a dire. Sai l’energia.
Max Del Papa, 23 aprile 2022