Politica

“Restrizioni nonostante i vaccini”. Ecco la prova che non ne usciremo mai - Seconda parte

In questa fase non possiamo abbandonare le protezioni individuali – avverte l’epidemiologa – Ovviamente la prospettiva è che all’aumentare dei vaccinati, con soglie molto, ma molto elevate di immunizzati e con un occhio ai dati della circolazione virale, potremmo pensare di rilassare alcune misure in maniera molto cauta”. Dunque dopo averci detto che la immunità di gregge sarebbe arrivata prima col 70%, poi con l’80% dei vaccinati, ora la nuova soglia limite è – guarda caso – il 90%. Solo allora potremo pensare (solo “pensare”) di ridurre le misure di contenimento. Oggi lo ha detto pure il generale Figliuolo, secondo cui – raggiunta quella soglia – si potrà “andare verso un alleggerimento” delle restrizioni. Sempre però stando attenti alla circolazione virale.

E i dati sui morti? E il fatto che nel Regno Unito ci sono tanti casi ma, tutto sommato, un numero di vittime contenuto? Per ora sembra contare poco o nulla. Anche perché, ecco la gufata finale, può sempre nascere una variante in qualche parte del mondo. “Sappiamo che tutte le popolazioni dove non ci sono misure di controllo efficaci contro Sars-CoV-2 sono dei grandi laboratori a cielo aperto, dove possono emergere nuove forme virali”. Ormai sembra la pubblicità per diamanti: “Una pandemia è per sempre”.

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