Clint dunque continua la rassegna di eroi “normali”. Gente che fa il suo dovere, senza neppure pensarci, e in cambio ottiene cattiva giustizia come in “Sully”. Il messaggio di “Richard Jewell” non ha tempo ma suona addirittura rivoluzionario in un’epoca che non solo pare aver perso il senso del diritto per sposare il peggior giustizialismo ma assiste ormai da decenni a una guerra di potere tra poteri che dovrebbero essere rigorosamente separati. Ancora una volta, è necessario ringraziare questo vecchio regista per averci ricordato come sia fatto un uomo giusto e come sia fallibile la giustizia. Applausi.
Alessandro Gnocchi, 3 febbraio 2020