La situazione è molto seria, ma non drammatica. Simone Demarchi, Amministratore Delegato di Axpo Italia, ai microfoni di Nicolaporro.it ha offerto uno sguardo attento e realistico sulla situazione geopolitica internazionale e sugli effetti di quest’ultima sul fronte energetico. “La crisi del Mar Rosso si inserisce in un contesto geopolitico estremamente delicato, che riguarda la guerra Russia-Ucraina e ovviamente il conflitto palestinese. Questo crea dei problemi sul gas del Qatar. Credo che la cosa peggiore sia la notizia americana secondo cui, in vista delle elezioni, si stanno riducendo o interrompendo le nuove autorizzazioni di terminali verso l’Europa. Questo potrebbe essere ancora più importante e impattante rispetto all’attuale crisi del Mar Rosso”, ha osservato il top manager, tra gli importanti ospiti della Ripartenza 2024 di Milano del 2 febbraio scorso.
Passando dai grandi scenari alla quotidianità dei cittadini, abbiamo poi chiesto a Demarchi se gli italiani debbano temere nuovi rincari a cascata proprio a motivo degli scombussolamenti geopolitici in corso. “In questo momento no, il gas è in una situazione stabile, con dei prezzi che sono rientrati a livelli pre-crisi, stiamo parlando di 30 euro quindi quasi dieci volte meno rispetto al massimo”, ha affermato l’amministratore delegato di Axpo. Poi però un’avvertenza altrettanto chiara: “La situazione sul gas è estremamente delicata e basta poco perché si rischi di ritrovare dei rincari. In questo momento la situazione è sicuramente sotto controllo, con prezzi civili”.
Come nel gioco del domino, basta davvero poco perché si scatenino incontrollabili reazioni a catena. “Purtroppo il mercato del gas sta scontando la carenza del gas russo, che per l’Europa è comunque importantissimo, che è stato sostituito quasi in toto da un gas che arriva dagli Stati Uniti. Ma questo gas dagli Usa può essere molto caro”, ha proseguito Demarchi, richiamando anche all’attenzione il rallentamento dell’economia asiatica. “La situazione è critica, tutti stakeholder e i politici devono prestare attenzione. Non torneremo a quello che è successo tre anni fa, ma che si possano vivere rincari è assolutamente possibile”, ha previsto il top manager e grande esperto del settore energetico.
Tornando alla situazione nel Mar Rosso, Demarchi ha plaudito alla posizione italiana, in linea con quella di altri grandi Paesi europei e occidentali: “Almeno al livello energetico, l’Europa non può che essere unita. Quindi nessuna nazione può muoversi da sola e se si fa squadra, se si fa continente, in questo caso sicuramente si riesce a ottenere delle condizioni migliori”.
Marco Leardi, 12 febbraio 2023
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