Esteri

Guerra in Medio Oriente

Riservisti inviati anche lungo gli altri confini: cosa teme Israele

Non solo la Striscia di Gaza. Migliaia di riservisti israeliani richiamati sotto le armi. Hezbollah spara dal Libano, la situazione può diventare bollente

Israele riservisti Nord

La guerra è iniziata. Israele sta rispondendo all’attacco sferrato ieri da Hamas nella zona Sud, provocando 350 morti e oltre 2mila feriti. Tel Aviv sta cercando da 30 ore di abbattere tutti i miliziani jihadisti ancora presenti sul territorio, poi passerà alla seconda fase. L’esercito è impegnato ad evacuare l’area intorno alla Striscia di Gaza, sia per favorire la caccia ai terroristi sia per preparare l’eventuale azione di terra. Oltre 20mila palestinesi sono fuggiti dalle loro case e si sono rifugiati nei stabilimenti dell’ONU a Gaza.

L’IDF al momento sta effettuando attacchi mirati e precisi contro obiettivi terroristici, una volta che altri palestinesi si saranno messi al sicuro, i residenti israeliani al confine evacuati, e le truppe dei riservisti che si preparano proprio in questo momento saranno pronte, inizierà l’urlo d’artiglieria, carri armati Merkavà, velivoli di ogni tipo e navi da guerra. Il pericolo, però, è che il conflitto si allarghi. Dal Libano Hezbollah la lanciato razzi verso Israele, che ha risposto. La situazione può diventare bollente.

Micheal Sfaradi dal campo ci racconta cosa potrebbe succedere: ascolta l’audio.

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Come avevo anticipato ieri a Nicola Porro durante Quarta Repubblica, molti dei riservisti, il 35% circa, sono destinati al nord per rinforzare i confini. Stamane Hezbollah ha lanciato dal Libano colpi di mortaio e Israele ha risposto con l’artiglieria. La situazione è calda e potrebbe diventare bollente.

Mentre l’esercito e la polizia israeliana continuano nella ricerca dei terroristi di Hamas che non sono riusciti a rientrare nella striscia di Gaza ancora asserragliati all’interno di alcune case o nascosti nei campi, giunge notizia che due turisti israeliani sono stati uccisi a sangue freddo da un poliziotto egiziano ad Alessandria d’Egitto. Il poliziotto era, ironia della sorte, addetto alla protezione dei turisti che visitano i le attrazioni e siti archeologici.

In queste ore i civili che abitano nei pressi del confine con la Striscia di Gaza vengono evacuati dall’esercito verso località fuori dal raggio di azione dei missili che ha Hamas. Donne e bambini vengono caricati sugli autobus e spostati negli alberghi. Solo gli uomini, armati, rimangono a protezione delle case e dei raccolti e del bestiame.