Ma ci ricordiamo che c’è il Bail-In? Che questa legge è ancora in vigore? Che se nel caso dovesse saltare una banca comunque c’è pur sempre la chiamata in solido anche di coloro che l’anno scelta? Capisco la logica. Ed è comprensibilissima. Dare i nomi delle banche significherebbero creare ancora più problemi alle banche stesse che potrebbero essere abbandonate dai loro correntisti. Tuttavia ce lo ricordiamo che c’è il Bail-In? E allora la domanda che vi faccio e che ci facciamo, è giusto non dire ai clienti di quelle banche quale sia la situazione di quegli istituti? Chi si assume la responsabilità di non dire a chi fosse in un palazzo fatiscente e di cui si conosce la labilità strutturale, quale sia la situazione di rischio in cui vive? E se quel palazzo dovesse venir giù?
O si fa qualcosa di concreto contro il Bail-In, o bisogna prendere atto che questa norma europea ha cambiato le regole del gioco. Io non so quale sia la giusta via. Tuttavia credo sia arrivato il momento di occuparsene davvero.
Leopoldo Gasbarro, 30 novembre 2019