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Rispunta il Pd tutto tasse e zero impresa - Seconda parte

Anche il vicesegretario dem Andrea Orlando interviene con un tweet, definendo “rozzo” il parallelo di Bonomi fra la politica e il coronavirus. Scrive Orlando sui social:«Ma davvero è accettabile che la politica sia accostata a un virus da un rappresentante economico? Non credo ci sia altro paese in Europa nel quale un parallelo così rozzo e generico sarebbe accettato». I due democrat pare non comprendano l’enormità della crisi economica, gravida di pericolose conseguenze sociali con un governo non all’altezza della sfida epocale, e reagiscono alle critiche con l’arroganza tipica di chi occupa una poltrona abusivamente senza un preciso mandato elettorale. La decimazione delle partite Iva ha un responsabile, così come il virus lo è per le morti da Covid registrate nel Paese, che non si può occultare nel “pandemicamente corretto”.

Il presidente di Confindustria Bonomi ha espresso legittime preoccupazioni per la mancanza di una visione politica proiettata alla crescita, un’inquietudine condivisa, peraltro, dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che nella Relazione annuale stima una contrazione del Pil del 13%. Dunque, i Dem, anziché demonizzare le voci critiche sul loro sterile operato, dovrebbero prendere atto dell’incognita economica al tempo del Covid e sedare il loro istintivo antagonismo anti-impresa, perché il Paese per ripartire non può prescindere dalle forze economiche che mobilitano la produzione ed impegnano l’occupazione.

Andrea Amata, Il Tempo 2 giugno 2020

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