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Rissa politica sulle spalle della scuola - Seconda parte

Già adesso abbiamo la curiosa situazione di un leader del maggior partito al quale il neosegretario del Pd, partito di minoranza, non perde occasione per tirare calci nei coglioni. Anche la Scuola rientra in queste provocazioni, sulla pelle di milioni di studenti che non studiano, di professori che non insegnano, e questi e quelli impazziscono quietamente. Cosa che alla sinistra postcomunista, sempre un po’ comunista, va benissimo oggi come ieri scambiando essa sinistra la cultura, la preparazione per militanza. Già si parla di promuovere tutti, in blocco, come un anno fa e non c’è dubbio che andrà così. Ma anni di licenze, di diplomi presi senza il minimo presupposto chiederanno un conto salatissimo e a pagarlo sarà il Paese.

Come già nel ’68, prima ondata di ignoranza tinta di rosso: le conseguenze le paghiamo ancora più di mezzo secolo dopo. Ha detto un ragazzo alludendo al lockdown senza fine: non voglio ridurmi a uno zombie. Gli ha risposto una insegnante: e se fossi tu l’unico non zombie rimasto, non ne proveresti vergogna?

Max Del Papa, 30 marzo 2021

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