Questo accadimento si colloca in una cornice non rassicurante. Già è decisamente anomala, secondo la democrazia liberale vera e propria (che forse è finita per sempre) la formula del governo di quasi tutti, che nessun paese occidentale, pur di fronte al covid, ha adottato (quello recente israeliano ha contro di sé una opposizione corposa). Tale governo in più, ha esautorato sui temi rilevanti i partiti: le decisioni importanti sono prese da Draghi e dal suo circolo ristretto. Il parlamento viene interpellato a cose fatte. In più, l’esecutivo si appresta a varare (per decreto) un passaporto vaccinale, qualcosa di molto inquietante sotto vari punti di vista.
E la tv pubblica, tanto per ritornare al nostro tema, lo sta propagandando da mane a sera, relegando a no vax, quindi ad appestati, tutti coloro che si permettono di non gettare il cervello all’ammasso del nuovo Dio green pass. Che Giorgia Meloni osteggia: ma la sua voce e quella dei milioni di italiani che la pensano come lei, non avrà ora più peso nella tv pagata da tutti, anche dagli elettori e dai simpatizzanti di Giorgia. Non siamo tranquilli.
Marco Gervasoni, 19 luglio 2021