Gentilissimo Benetti Longhini Le assicuro che ho visitato gli Usa molte volte e cercato di assumere quante più informazioni possibili, tramite fonti scritte o di altra natura, anche perché avevo seriamente pensato di trasferirmi. Le informazioni che cito ho cercato di acquisirle liberamente, l’ignoranza resta un limite di noi esseri umani.
Alfredo Branzanti
31 Maggio 2019, 18:38 18:38
Gentilissimo Biavaschi io invece ero un estimatore e mi dispiace di lasciarla allibito. Ma è davvero libero un paese in cui non c’è una reale economia di mercato, ma un monopolismo onnicomprensivo delle grandi lobbies, in cui quasi l’uno per cento della popolazione è incarcerato, in cui le forze di polizia usano metodi brutali (ho avuto occasione di assistervi e non c’erano motivi) e uccidono ogni anno circa mille persone (non mi soffermo sulla pena di morte o sulle tristi vicende di detenzione di bambini al confine). Oggi mi permetto di dubitarne.
gianfranco benetti longhini
31 Maggio 2019, 18:34 18:34
VISITO SPESSO GLI “USA”, GIA DAL 1989. HO CUGINI NATI IN QUEL PAESE, HO AMICI CHE SI SONO TRASFERITI LI DA ANNI, HO UN FIGLIO LAUREATO ANCHE CON ILMASTER, SPOSATO CON UNA CALIFORNIANA. L’ULTIMO VIAGGIO LO FECI PER 50 GIORNI, E LASCIANDO A PARTE QUELLI FATTI CON GLI AEREI, FECI 8000 KILOMETRI DI MACCHINA IN UNA DOZZINA DI STATI. PARLAI CON AMERICANI DI TANTE PERSONE DI ETNIE DIVERSE.
DUNQUE MOLTISSIMI COMMENTI FATTI QUI, CONFERMANO L’IGNORANZA (NON STUPIDITA’) DI CHI SCRIVE.
Alfredo Branzanti
31 Maggio 2019, 18:30 18:30
Gentilissimo Biavaschi mi permetto di richiamare la risposta che ho cercato di fornire a Valter. Ne approfitto per elogiare la Vostra convinzione di filoamericani, un gruppo di cui ho fatto parte, fin troppo acriticamente, per, diciamo, cinquant’anni, ma che oggi, temo, si vada riducendo (almeno stando alle rilevazioni demoscopiche sul gradimento per gli Usa). Apprezzo la Vostra franchezza, ma le riflessioni che ho progressivamente maturato non mi permettono più di condividere le Vostre opinioni.
Ivo Biavaschi
31 Maggio 2019, 18:24 18:24
Non sono un estimatore in assoluto degli americani in genere o del loro stile di vita (tra i quali ho anche diversi parenti stretti), ma le sue argomentazioni mi lasciano allibito.
Le basti notare il grado di libertà che si respira in USA, libertà ed opportunità sconosciute in Italia ed in gran parte del mondo, dimostrata in modo inoppugnabile dal desiderio quasi ossessivo di emigrare là da tutto il mondo.
Ciao.
Gentilissimo Benetti Longhini Le assicuro che ho visitato gli Usa molte volte e cercato di assumere quante più informazioni possibili, tramite fonti scritte o di altra natura, anche perché avevo seriamente pensato di trasferirmi. Le informazioni che cito ho cercato di acquisirle liberamente, l’ignoranza resta un limite di noi esseri umani.
Gentilissimo Biavaschi io invece ero un estimatore e mi dispiace di lasciarla allibito. Ma è davvero libero un paese in cui non c’è una reale economia di mercato, ma un monopolismo onnicomprensivo delle grandi lobbies, in cui quasi l’uno per cento della popolazione è incarcerato, in cui le forze di polizia usano metodi brutali (ho avuto occasione di assistervi e non c’erano motivi) e uccidono ogni anno circa mille persone (non mi soffermo sulla pena di morte o sulle tristi vicende di detenzione di bambini al confine). Oggi mi permetto di dubitarne.
VISITO SPESSO GLI “USA”, GIA DAL 1989. HO CUGINI NATI IN QUEL PAESE, HO AMICI CHE SI SONO TRASFERITI LI DA ANNI, HO UN FIGLIO LAUREATO ANCHE CON ILMASTER, SPOSATO CON UNA CALIFORNIANA. L’ULTIMO VIAGGIO LO FECI PER 50 GIORNI, E LASCIANDO A PARTE QUELLI FATTI CON GLI AEREI, FECI 8000 KILOMETRI DI MACCHINA IN UNA DOZZINA DI STATI. PARLAI CON AMERICANI DI TANTE PERSONE DI ETNIE DIVERSE.
DUNQUE MOLTISSIMI COMMENTI FATTI QUI, CONFERMANO L’IGNORANZA (NON STUPIDITA’) DI CHI SCRIVE.
Gentilissimo Biavaschi mi permetto di richiamare la risposta che ho cercato di fornire a Valter. Ne approfitto per elogiare la Vostra convinzione di filoamericani, un gruppo di cui ho fatto parte, fin troppo acriticamente, per, diciamo, cinquant’anni, ma che oggi, temo, si vada riducendo (almeno stando alle rilevazioni demoscopiche sul gradimento per gli Usa). Apprezzo la Vostra franchezza, ma le riflessioni che ho progressivamente maturato non mi permettono più di condividere le Vostre opinioni.
Non sono un estimatore in assoluto degli americani in genere o del loro stile di vita (tra i quali ho anche diversi parenti stretti), ma le sue argomentazioni mi lasciano allibito.
Le basti notare il grado di libertà che si respira in USA, libertà ed opportunità sconosciute in Italia ed in gran parte del mondo, dimostrata in modo inoppugnabile dal desiderio quasi ossessivo di emigrare là da tutto il mondo.