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Roma, panico nel Pd: “Abbiamo un problema…”

gualtieri calenda

Mattinata a Largo del Nazareno, dove si trova la sede del Partito democratico. Due dirigenti dem parlottano fitto fitto. Uno dice all’altro: «È vero, la destra ce la sta mettendo tutta per non farci sfigurare alle amministrative ma noi abbiamo un problema». Interviene l’altro: «Quale?». Risposta perentoria del primo: «Il nostro problema si chiama Roma, dove non ci possiamo permettere di perdere contro il disastro Raggi e contro una destra che ha candidato un illustre sconosciuto. Ecco qui nella Capitale rischiamo di arrivare di terzi».

Già, la corsa per il Campidoglio è la partita delle partite che potrebbe ridisegnare i nuovi assetti della politica. E la cosa non riguarda solo il centrodestra. Ma soprattutto il centrosinistra, perché al primo turno si consumerà uno scontro non di poco conto tra il Pd e i 5stelle. Il partito di Enrico Letta ha investito tutto su Roberto Gualtieri, storico dell’Istituto Gramsci, a lungo europarlamentare, poi ministro dell’Economia del governo Conte-2, oggi deputato semplice eletto nel collegio del centro storico. L’ambizione di Gualtieri è di ripercorrere le orme di Francesco Rutelli e Walter Veltroni. Il suo faccione è in ogni angolo della città. Eppure, sussurra ma non troppo un alto dirigente del Pd, «il rischio vero è che Roberto rischi di non farcela proprio nella Ztl, nel centro storico. Ed è tutta colpa di Calenda che ha iniziato la campagna elettorale prima di noi e sta intercettando lo zoccolo duro del nostro elettorato». Al Nazareno sperano di arginare il fenomeno, perché ancora ci sono diverse settimane alle elezioni, la cui data «fortunatamente» non si conosce. La preoccupazione è comunque tanta, perché significherebbe perdere un primato: il Pd non sarebbe più il partito della Ztl.

Antonio Russo, 23 luglio 2021