Il calciomercato si sa, è fatto di strategie e di opportunità. Va da sé che con l’avvicinarsi della chiusura di ciascuna sessione si riduce sempre più lo spazio per le strategie mentre aumenta a dismisura quello delle opportunità; questa dinamica spesso conduce ad operazioni inattese, che soltanto poche settimane prima apparivano improbabili ma che poi talvolta si concretizzano in modo repentino. L’approdo di Romelu Lukaku alla Roma è un esempio emblematico di ciò che può accadere nella fase conclusiva del calciomercato.
Il belga, esubero di lusso al Chelsea, in estate era stato accostato a numerosi club; dopo il mancato ritorno all’Inter sembrava verosimile un suo trasferimento alla Juventus nell’ambito di uno scambio con Vlahovic. Su di lui avevano fatto dei sondaggi anche Milan e Tottenham e sullo sfondo vi era l’interessamento del calcio saudita, mai realmente preso in considerazione da Big Rom. Non essendosi però concretizzata nessuna trattativa appariva reale il rischio di un anno da separato in casa ai Blues.
La Roma ha bisogno di Lukaku
Ecco che a questo punto entra in gioco la Roma; i giallorossi avevano tra le proprie priorità quella di inserire in rosa due punte, una delle quali possibilmente con le stimmate del bomber. L’infortunio di Abraham (che terrà lontano dal campo l’inglese per tutto il 2023) e la scarsa vena realizzativa di Belotti (zero gol in campionato nella scorsa stagione) imponevano a Tiago Pinto un intervento massiccio sul reparto avanzato. La necessità di irrobustire l’attacco ma allo stesso tempo l’impossibilità di investire cifre importanti sul mercato ha spesso messo fuori gioco anzitempo i giallorossi da svariate trattative; ormai a ridosso della chiusura della sessione, dopo aver prelevato Azmoun dal Bayer Leverkusen, è con l’arrivo di Romelu Lukaku in prestito dal Chelsea che è giunta la vera svolta del mercato giallorosso.
L’operazione win win: Lukaku a Roma
Questa operazione, abbozzata negli ultimi giorni e concretizzatasi in tempi relativamente rapidi (agevolata anche dalle proprietà americane di Chelsea e Roma), appare la più classica delle operazioni cosiddette “win win”, in cui tutti i soggetti coinvolti ne escono in qualche modo vincitori.
Come detto la Roma ha inseguito per tutta la sessione attaccanti che le potessero far fare un importante salto di qualità e l’arrivo di Lukaku rappresenta una vera e propria panacea in tal senso; se sta bene fisicamente il belga può garantire 15-20 gol a stagione e per una squadra che ha problemi in fase realizzativa si configura come l’innesto perfetto. Un attacco che può combinare l’estro e la fantasia di Dybala con la forza fisica e l’istinto del gol di Lukaku promette scintille.
L’occasione per Romelu
Il belga in una piazza come Roma può esaltarsi e rilanciarsi; in un’estate caratterizzata da errori e ingenuità, in cui Big Rom è riuscito ad attirare le ire dei tifosi nerazzurri (scottati dal mancato ritorno all’Inter e dal possibile “tradimento” per l’eventuale passaggio in bianconero) nonché l’antipatia di quelli Juventini (che non hanno fatto mistero di preferire Vlahovic al belga), il suo approdo nella capitale ha generato un entusiasmo pazzesco con i supporter giallorossi che lo hanno già eletto ad idolo e sono pronti a coccolarlo.
Una vetrina per il Chelsea
La cessione in prestito alla Roma può ritenersi tutto sommato soddisfacente anche per il Chelsea; va da sé che i Blues avrebbero preferito monetizzare cedendo il belga a titolo definitivo, tuttavia, saltato il trasferimento all’Inter e in assenza di altre trattative concrete, l’opzione Roma ha “tolto le castagne dal fuoco” al club inglese che si è così “liberato” di un calciatore completamente fuori dal progetto tecnico di Pochettino. Un anno da protagonista in giallorosso potrebbe rappresentare una buona vetrina per il giocatore e soprattutto una forma di parziale tutela dell’investimento fatto a suo tempo dal Chelsea sul belga, con l’auspicio di cederlo, stavolta sì a titolo definitivo, già la prossima estate.
Lukaku: il risolutore dei problemi della Roma?
Ovviamente sarebbe sbagliato pensare che l’arrivo di Lukaku possa risolvere immediatamente tutti i problemi della Roma; sappiamo benissimo che il belga, anche in virtù delle proprie caratteristiche fisiche, ha bisogno di tempo per entrare in forma e sicuramente i mesi estivi passati da separato in casa al Chelsea non hanno giovato alla sua preparazione in vista della stagione appena iniziata. Tuttavia, se gestito correttamente, Lukaku è un giocatore che in Italia sposta gli equilibri e la Roma, con un Big Rom in più nel motore, non può che scalare posizioni nelle gerarchie della serie A. I giallorossi sono partiti male in campionato racimolando un solo punto in 2 partite e sono già a -5 da Napoli, Inter e Milan; il prossimo turno prevede un incrocio da brividi con i rossoneri all’Olimpico ed urge quindi una reazione immediata per non perdere ulteriore terreno in classifica.
Mourinho: il destino legato a Lukaku
Mourinho ha ottenuto l’attaccante che voleva e a questo punto proprio l’arrivo di Lukaku mette per certi versi lo stesso Special One con le spalle al muro. Se per lo scudetto forse manca ancora qualcosa, con la coppia Lukaku–Dybala davanti l’obiettivo non può che essere quello di un piazzamento tra le prime 4 con annessa qualificazione Champions; un epilogo della stagione diverso da questo rischierebbe di fare rima con fallimento. E l’unico salvagente resterebbe quello dell’Europa League, stavolta da vincere a tutti i costi, per poter tornare nell’Europa che conta.