Politica

Sala si sveglia (in ritardo): invece dei “diritti” ora chiede poliziotti

I sindacati di polizia si scagliano contro Sala: “Allarmi sulla sicurezza ignorati”. Ora il sindaco di Milano chiede più poliziotti

Era solo la fine di settembre dello scorso anno, quando il sindaco di Milano, Beppe Sala, decise di limitare la circolazione di carabinieri e poliziotti nell’Area B di Milano, obbligando i pubblici ufficiali a sottostare alle stesse norme degli altri milanesi e revocando le deroghe speciali per garantire il pronto intervento. Un atto che da molti venne contestato come vero e proprio “interruzione del servizio pubblico”.

Ormai da mesi, i rapporti tra sindaco e sindacati di polizia sono glaciali. A fine 2022, addirittura, erano le stesse associazioni di rappresentanza a intimare l’intervento del primo cittadino per risolvere “l’allarme sicurezza”, indicando inoltre una “palese arroganza dell’amministrazione comunale nel negare qualsiasi interlocuzione con la Polizia di Stato milanese”. Per settimane nulla da fare, fino a quando si è arrivati agli eventi più tragici.

Ora, Beppe Sale se ne esce chiedendo un potenziamento della sicurezza della città. Ergo, più controlli, più telecamere e più poliziotti, con un primo risultato che è già arrivato: da Roma, infatti, è arrivato l’annuncio del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che il 10 maggio sarà a Milano per presiedere il “Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica”, insieme al prefettoRenato Saccone e i vertici di polizia. Il tutto, però, avviene dopo due stupri in 48 ore, in quella che è l’eterna emergenza sicurezza ventilata dai sindacati delle forze dell’ordine e dai cittadini stessi.

Per approfondire:

A questi due tragici fatti, se ne è aggiunto un altro. Ancora nei pressi della Stazione Centrale di Milano. Una donna disabile 57enne – senza fissa dimora – è stata violentata da due uomini di origine straniera, molto probabilmente africani. La donna sarebbe stata attratta dai due uomini con l’invito di trascorrere la notte nella loro tenda, ma si è dimostrata una trappola. La clinica Mangiagalli, dove successivamente la donna viene accompagnata, ha subito certificato la presenza di rapporti violenti.

E ancora, i sindacati di polizia partono col piede di guerra: “A fronte all’emergenza sicurezza a Milano, evidenza sotto gli occhi di tutti, cittadini, istituzioni, turisti e pendolari, come si intende intervenire?”, si chiede Mauro Guaetta, segretario generale Coisp Milano, “dal momento che non esiste un piano emergenziale per la città e in particolare per la Stazione centrale”, conclude il segretario.

Nel frattempo, il prefetto Giannini ha disposto il trasferimento del dirigente del commissariato, Garibaldi Venezia, che aveva la Stazione nel territorio di competenza, a partire dal 9 maggio. Sarà sostituito da Enrico De Simone, che lascerà la guida del commissariato di Mecenate.

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