Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così la rissa avvenuta alla Camera, la difesa dell’immunità parlamentare da parte della sinistra e l’ipocrisia di alcuni giornalisti.
“Siamo alla vigilia di un nuovo colpo di stato. Attenzione ci sono dei rinforzi, qualcuno evoca gli anni Venti, qualcuno promuove delle manifestazioni di piazza per dire che ci sono dei pericolosi squadristi in azione, il fassismo, il fassismo, il fassismo, ma ragazzi, ma vergognatevi, state trasformando una bagarre, una rissa in Parlamento eh che sicuramente avrà dei colpevoli, hanno tentato di dare due buffetti, un pugno, forse una persona in un problema nazionale, in un problema che riguarda il fascismo, non si può più entrare in Parlamento sennò uno rischia di essere picchiato, ma vi dovete vergognare, dite sempre le stesse cose” ha esordito Cruciani.
Il conduttore di Radio24 ha poi commentato sulla difesa dell’immunità parlamentare da parte della sinistra: “Una volta la sinistra era contraria all’immunità parlamentare, era contraria a qualsiasi forma di immunità parlamentare, cioè dire le persone che erano sottoposte a giudizio, dovevano essere sottoposte a giudizio, era una vergogna essere protetti dal Parlamento, che schifo, sono privilegiati, ricordate le battaglie su Berlusconi e su molti altri del centrodestra, accusati in tribunale, eccetera, eccetera, che erano protetti dall’immunità parlamentare. ‘Vergogna, che schifo’, bisognerebbe eliminarla del tutto, infatti in parte è stata eliminata, però, però adesso, adesso la sinistra, il duo lescano fra tutti gli anni, i Bonelli, si appoggia all’immunità parlamentare con la Salis, e come la mettiamo adesso? Adesso va bene l’immunità parlamentare? Adesso va bene solo perché antifascista contro il cattivo Orban?”
Infine, Cruciani ha esposto il suo disprezzo per l’ipocrisia dei giornalisti che, a suo parere, stanno godendo del caos in Parlamento: “Poi i giornalisti, tutti indignati a parole. «oh, la rissa in Parlamento», «che schifo», «che vergogna», «le istituzioni«, «c’è il G7». Poi però in privato si fregano le mani. In privato dicono «bellissimo, tanta carne al fuoco per riempire i giornali». Però dicono pubblicamente «eh, l’onorabilità del Parlamento», «le istituzioni non vanno sfregiate». In realtà godono. Godono, non credete a nulla di quello che vi raccontano!”
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