Salis la furbona: vuol depenalizzare le “sue” okkupazioni

L’eurodeputata di Avs chiede l’impunità sulle occupazioni abusive delle case

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casa occupata ilaria salius

Dopo aver evitato il carcere in Ungheria grazie all’immunità legata al suo status di europarlamentare e ottenuto la nomina a membro della Commissione Giustizia del Parlamento europeo, la regina indiscussa dei paradossi Ilaria Salis fissa un altro ambizioso traguardo: la depenalizzazione in Italia dei reati da lei stessa commessi.

Ebbene sì, la neo deputata pluripregiudicata, con all’attivo un curriculum criminale di tutto rispetto condito da 29 denunce e 4 condanne, vorrebbe ora rifarsi una verginità cancellando quei reati di cui lei stessa si è resa protagonista e, magari, anche il debito di 90mila euro da saldare ad Aler Milano (l’ente che gestisce il patrimonio immobiliare e i servizi abitativi pubblici nel capoluogo lombardo).

Ecco dunque spiegato il motivo della passerella dell’europarlamentare di Avs nel carcere milanese di San Vittore. Con la solita vecchia scusa di dare voce ai detenuti e denunciare le precarie condizioni e il sovraffollamento delle carceri italiane, prima Ilaria Salis bersaglia di critiche l’esecutivo di centrodestra: “L’unica logica che segue questo governo è punitiva e vendicativa”. Poi si avventura in una sfacciata richiesta di impunità per sé e per chi, come lei, possiede il vizietto dell’occupazione abusiva: “Bisogna depenalizzare i piccoli reati contro il patrimonio compiuti per necessità, chi ruba nei supermercati perché ha fame e non ha lavoro, chi occupa una casa perché non può permettersi un tetto e gli enti che gestiscono l’edilizia popolare non assegnano le abitazioni sfitte”.

Insomma, da occupante recidiva e convinta qual è, la Salis chiede senza troppe remore di depenalizzare il reato di occupazione abusiva. Davvero paradossale. In altri casi e con altri interpreti si sarebbe di certo urlato allo scandalo e dato pubblico sfogo all’indignazione. Preso atto, tuttavia, che la proposta in questione proviene direttamente dalla compagna Ilaria Salis, c’è da chiedersi: cosa faranno adesso a sinistra? Denunceranno allo stesso modo la richiesta di una legge ad personam avanzata da un loro stesso rappresentante, come accade puntualmente ogni qualvolta le richieste, vere o anche solo presunte, provengono da destra? Oppure si prodigheranno convintamente per appoggiare le nobili istanze della paladina degli abusivi e dei picchiatori?

Salvatore Di Bartolo, 22 agosto 2024

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