Commenti all'articolo Sallusti a testa bassa: “Fosse Ardeatine sulla coscienza dei partigiani”
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160 Commenti
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Basilio
27 Marzo 2023, 13:54 13:54
I trinariciuti hanno sempre sognato le rivoluzioni, e la rivolta di popolo era fondamentale per tentare di mettere le mani sul potere già da allora.
Che risultati pensavano di ottenere con quell’attentato oltre a una ritorsione?
Hanno solo messo coscientemente in pericolo la popolazione.
L’antifascismo è sempre stato un mezzo per ottenere una posizione di preminenza in Italia alla fine della guerra; ancora oggi se ne servono tutte le volte che perdono il potere.
Un refrain vecchio di decenni.
Senza gli Anglo-americani i nazisti se li sarebbero succhiati con la cannuccia…altro che eroi!
I loro partigiani non contano un razzo.
Tommaso
26 Marzo 2023, 22:25 22:25
La sinistra ha avuto sempre il “vizietto “ di raccontare le cose a metà. Questo sin dalla vicenda Matteotti (non Andreotti con me qualcuno confonde).
Basilio
26 Marzo 2023, 13:01 13:01
I simboli sono importanti.
Chi combatte con la bandiera comunista vuole uno stato comunista, così come chi usa bandiere naziste vuole uno stato nazista.
Chi ciancia di democrazia dietro la falce e il martello non è più credibile di chi si fregia della svastica.
A parer mio i partigiani comunisti non meritano memoria o tributo: vanno solo ignorati.
Il partigiano degno di riconoscenza non ha altro scopo che liberarsi di una dittatura, senza sostenerne altre al suo posto; inoltre non espone a inutili rischi di rappresaglia la popolazione, come invece tende a fare chi è spinto dal furore ideologico.
Carmine
26 Marzo 2023, 6:00 6:00
Perché non è stato pubblicato il mio commento?
barbara 1
25 Marzo 2023, 22:00 22:00
Il signor Sallusti ignora che 1) i rastrellamenti di passanti inviati poi alle fosse Ardeatine sono iniziati immediatamente dopo l’attentato; 2) l’eccid1o è stato messo in atto meno di 24 ore dopo l’attentato; 3) nessuno ha mai chiesto che gli attentatori si presentassero; 4) la rappresaglia 10 a 1 è stata decisa dopo il fatto (inizialmente gli ordini da Berlino parlavano addirittura di 50 a 1), non era affatto una regola e non era mai stata messa in atto prima di allora, per lo meno non in questi termini. Mi permetto di suggerire il prezioso “L’ordine è già stato eseguito” di A. Portelli, così la prossima volta dice un po’ meno k4zz4te.
Nedo Micci
25 Marzo 2023, 20:27 20:27
A un ragazzo di vent’anni che scelse la RSI che gli dici?Niente.
A un ragazzo di vent’anni che scelse di fare il partigiano che gli dici? Niente.
Avevano vent’anni tutti e due.Indi.
Ci aiuta Italo Calvino…le pallottole sparate da uno dei due andavano nella direzione giusta.L’altro no.La storia ci ha detto chi dei due sparava nella direzione giusta.Quella del partigiano;la stessa degli alleati.La ragione mi impone pero’ di non dimenticare i vent’anni di quell’altro che ci aveva creduto;magari vittima della propaganda di una dittatura. Era una dittatura si…siamo tutti d’accordo o no?No eh…ma i comunisti !! SEGUE.
I trinariciuti hanno sempre sognato le rivoluzioni, e la rivolta di popolo era fondamentale per tentare di mettere le mani sul potere già da allora.
Che risultati pensavano di ottenere con quell’attentato oltre a una ritorsione?
Hanno solo messo coscientemente in pericolo la popolazione.
L’antifascismo è sempre stato un mezzo per ottenere una posizione di preminenza in Italia alla fine della guerra; ancora oggi se ne servono tutte le volte che perdono il potere.
Un refrain vecchio di decenni.
Senza gli Anglo-americani i nazisti se li sarebbero succhiati con la cannuccia…altro che eroi!
I loro partigiani non contano un razzo.
La sinistra ha avuto sempre il “vizietto “ di raccontare le cose a metà. Questo sin dalla vicenda Matteotti (non Andreotti con me qualcuno confonde).
I simboli sono importanti.
Chi combatte con la bandiera comunista vuole uno stato comunista, così come chi usa bandiere naziste vuole uno stato nazista.
Chi ciancia di democrazia dietro la falce e il martello non è più credibile di chi si fregia della svastica.
A parer mio i partigiani comunisti non meritano memoria o tributo: vanno solo ignorati.
Il partigiano degno di riconoscenza non ha altro scopo che liberarsi di una dittatura, senza sostenerne altre al suo posto; inoltre non espone a inutili rischi di rappresaglia la popolazione, come invece tende a fare chi è spinto dal furore ideologico.
Perché non è stato pubblicato il mio commento?
Il signor Sallusti ignora che 1) i rastrellamenti di passanti inviati poi alle fosse Ardeatine sono iniziati immediatamente dopo l’attentato; 2) l’eccid1o è stato messo in atto meno di 24 ore dopo l’attentato; 3) nessuno ha mai chiesto che gli attentatori si presentassero; 4) la rappresaglia 10 a 1 è stata decisa dopo il fatto (inizialmente gli ordini da Berlino parlavano addirittura di 50 a 1), non era affatto una regola e non era mai stata messa in atto prima di allora, per lo meno non in questi termini. Mi permetto di suggerire il prezioso “L’ordine è già stato eseguito” di A. Portelli, così la prossima volta dice un po’ meno k4zz4te.
A un ragazzo di vent’anni che scelse la RSI che gli dici?Niente.
A un ragazzo di vent’anni che scelse di fare il partigiano che gli dici? Niente.
Avevano vent’anni tutti e due.Indi.
Ci aiuta Italo Calvino…le pallottole sparate da uno dei due andavano nella direzione giusta.L’altro no.La storia ci ha detto chi dei due sparava nella direzione giusta.Quella del partigiano;la stessa degli alleati.La ragione mi impone pero’ di non dimenticare i vent’anni di quell’altro che ci aveva creduto;magari vittima della propaganda di una dittatura. Era una dittatura si…siamo tutti d’accordo o no?No eh…ma i comunisti !! SEGUE.