Commenti all'articolo Salone del libro, scatta la censura comunista di Raimo
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29 Commenti
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paola
9 Maggio 2019, 10:28 10:28
alla fine li ha fatti fuori tutti… Chiara Giannini compresa logico ha osato presentare un libro su Salvini…
Valerio Preci
5 Maggio 2019, 12:18 12:18
Christian Raimo non ha fatto altro che dire, senza giri di parole, che in Italia è in atto una deriva xenofoba, razzista, autoritaria e reazionaria. Chi si scandalizza o è cieco o è connivente.
ferdinandeo gallozzi
5 Maggio 2019, 10:44 10:44
A Rocco.
Scusa Rocco ma il vero problema non è l’usare parole più “cortesi” per esprimere un concetto ma cosa gravissima, sempre con la scusa di non offendere, sono arrivati a imporre il divieto di critica verso i fenomeni come l’immigrazione anche se si dicesse la verità e solo la verità.
In pratica, in nome della cortesia si è imposto di non dire alcuna verità giudicata scomoda dal pensiero unico che ci si vuole imporre.
ferdinandeo gallozzi
4 Maggio 2019, 19:24 19:24
a Rocco.
Le “Razze” intese come diversità umane, esistono e possono essere sia suddivise in base alla fisicità o anche culturalmente o per abitudini.
Che poi dia fastidio essere etichettto da qualcuno è evidente, specialmente se si evidenziano delle negatività.
Io, per esempio, non sono molto alto e invece delle mie misure, sulla carta di identità, preferirei fosse scritti “DIVERSAMENTE ALTO”
ferdianando gallozzi
4 Maggio 2019, 12:26 12:26
A Rocco.
E’ indubbio che il sentirsi etichettato razzialmente puòrisultare offensivo ma, per rimediare a questo problema molti procurano più danni che altro.
I più colpiti dall’essere etichettati razzialmente sono proprio i neri e m olti “bianchi” per spirito di solidarietà o altro li stanno esaltando arrivando a considerarli superiori agli altri guruppi umani e, facendo questo cadono nel razzismo che vorrebbero combattere.
Un esmpio lo è Da Milano con la sua copertina “UOMINI E NO” dove l’uomo e nero e il non uomo e Salvini. Oppure persone come il magistrato Carofiglio che vuole far candidare dal PD uomini neri per contrastare l’odiato Salvini.
Molte donne europei, poi, dicono di preferire l’uomo nero al bianco forse anche per combattere il razzismo senza rendersi conto che con tale scelta fanno del razzismo proprio loro stesse.
Poi c’è Sua Santità…che spinge, col Vangelo, verso una società con una sola etnia meticcia ridotta ad un obbediente gregge che non odia al seguito del Papa stesso.
Il suo proporsi come Leader di tutti il Mondo senza essere stato eletto e senza confrontarsi come si fa in Democrazia con le idee e le sensibilità altrui, possono fare di lui un anti Democratico per eccellenza
ferdinandeo gallozzi
4 Maggio 2019, 12:10 12:10
Esistono le “RAZZE”??
Il concetto di razza è nato come mero artifizio umano, come lo è il metro lineare, per interpretare la realtà che ci circonda. Come tale è soggetto ad errori.
Col sorgere del concetto di superiorità razziale tale suddivisione ha assunto connotazioni negative e oggi si tende ad abbandonarlo per l’impossibilità di catalogo delle infinite nuove razze che nascono dai matrimoni misti e per non offendere chi si potrebbe sentire discriminato dalla sua etichetta razziale.
Naturalmente le differenze continuano ad esistere.
Se si aboliscono le razze converrebbe allora abolire i dati personali presenti nei documenti di riconoscimento che riguardano l’altezza, il colore dei capelli e degli occhi, segni particolari da cui si devebbero escludere il colore della pelle e il luogo di nascita
alla fine li ha fatti fuori tutti… Chiara Giannini compresa logico ha osato presentare un libro su Salvini…
Christian Raimo non ha fatto altro che dire, senza giri di parole, che in Italia è in atto una deriva xenofoba, razzista, autoritaria e reazionaria. Chi si scandalizza o è cieco o è connivente.
A Rocco.
Scusa Rocco ma il vero problema non è l’usare parole più “cortesi” per esprimere un concetto ma cosa gravissima, sempre con la scusa di non offendere, sono arrivati a imporre il divieto di critica verso i fenomeni come l’immigrazione anche se si dicesse la verità e solo la verità.
In pratica, in nome della cortesia si è imposto di non dire alcuna verità giudicata scomoda dal pensiero unico che ci si vuole imporre.
a Rocco.
Le “Razze” intese come diversità umane, esistono e possono essere sia suddivise in base alla fisicità o anche culturalmente o per abitudini.
Che poi dia fastidio essere etichettto da qualcuno è evidente, specialmente se si evidenziano delle negatività.
Io, per esempio, non sono molto alto e invece delle mie misure, sulla carta di identità, preferirei fosse scritti “DIVERSAMENTE ALTO”
A Rocco.
E’ indubbio che il sentirsi etichettato razzialmente puòrisultare offensivo ma, per rimediare a questo problema molti procurano più danni che altro.
I più colpiti dall’essere etichettati razzialmente sono proprio i neri e m olti “bianchi” per spirito di solidarietà o altro li stanno esaltando arrivando a considerarli superiori agli altri guruppi umani e, facendo questo cadono nel razzismo che vorrebbero combattere.
Un esmpio lo è Da Milano con la sua copertina “UOMINI E NO” dove l’uomo e nero e il non uomo e Salvini. Oppure persone come il magistrato Carofiglio che vuole far candidare dal PD uomini neri per contrastare l’odiato Salvini.
Molte donne europei, poi, dicono di preferire l’uomo nero al bianco forse anche per combattere il razzismo senza rendersi conto che con tale scelta fanno del razzismo proprio loro stesse.
Poi c’è Sua Santità…che spinge, col Vangelo, verso una società con una sola etnia meticcia ridotta ad un obbediente gregge che non odia al seguito del Papa stesso.
Il suo proporsi come Leader di tutti il Mondo senza essere stato eletto e senza confrontarsi come si fa in Democrazia con le idee e le sensibilità altrui, possono fare di lui un anti Democratico per eccellenza
Esistono le “RAZZE”??
Il concetto di razza è nato come mero artifizio umano, come lo è il metro lineare, per interpretare la realtà che ci circonda. Come tale è soggetto ad errori.
Col sorgere del concetto di superiorità razziale tale suddivisione ha assunto connotazioni negative e oggi si tende ad abbandonarlo per l’impossibilità di catalogo delle infinite nuove razze che nascono dai matrimoni misti e per non offendere chi si potrebbe sentire discriminato dalla sua etichetta razziale.
Naturalmente le differenze continuano ad esistere.
Se si aboliscono le razze converrebbe allora abolire i dati personali presenti nei documenti di riconoscimento che riguardano l’altezza, il colore dei capelli e degli occhi, segni particolari da cui si devebbero escludere il colore della pelle e il luogo di nascita