Commenti all'articolo Salvini e quella strana idea della proprietà privata
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gianfranco benetti longhini
14 Giugno 2019, 11:35 11:35
Faccio fatica accettare che un Ministro faccia una GAFFE così assurda. Come detto da altri, il Ministro deve essere affaticato, il cervello dovrebbe essere acceso prima di parlare!
Giacomo Cambiaso
13 Giugno 2019, 15:30 15:30
Ambiguo e’ tenere contante nelle cassette di sicurezza. Se viene nascosta in casa sua la refurtiva di un ladro non e’ tutelata dalla sua proprieta’ privata. Come dice Porro e’ un condono, non una patrimoniale, e c’e’ poco da fare i moralisti sullo stato ladro. Tutti potessimo evaderemmo le tasse, ma il fatto di riuscirci non lo rende lecito o legale, e’ una forma di furto tanto quanto la tassazione a volerla buttare sul filosofico. L’utilizzo della parola patrimoniale da un senso di puro propagandismo nei giorni che corrono, forse varrebbe la pena di ricordare che le patrimoniali per il momento le hanno fatte quelli alternativi a Salvini al contrario di quest’ultimo, FI e PD per intenderci
Ivo Biavaschi
13 Giugno 2019, 9:38 9:38
Ottimo commento caro Marco: lo Stato sono gli statali.
Infatti capeggiati da Landini manifestano e promettono scioperi per il rinnovo dei contratti per lavorare ancora di meno (senza controlli e senza meritocrazia) e guadagnare di più.
Salvini, da ex-comunista padano (così si definiva lui stesso 15 anni fa), capisce poco o nulla di economia, infatti sul tema si è spiegato malissimo. La vera proposta è un condono sui contanti parcheggiati nelle cassette di sicurezza, condono simile a quello sui soldi all’estero.
A parte questo rimane in Salvini una ideologia di fondo parzialmente statalista che gli ha fatto approvare il pessimo eco-bonus sulle auto elettriche e gli farà approvare l’altrettanto pessimo “salario minimo garantito”.
carlo
13 Giugno 2019, 7:15 7:15
Quando ho letto la notizia l’ho trovata assurda e preoccupante, ma in realtà non mi pare che sia veramente così come sembra. In realtà Salvini non vuole tassare le cassette di sicurezza, ma fare uno sorta di condono verso chi tiene nella cassetta sicurezza rilevanti somme di contanti, magari anche di dubbia provenienza (se no uno li terrebbe sul conto). Nel secondo caso, sono d’accordo. Nel primo caso… chi ha cassette di sicurezza può supporre ragionevolmente che ne esistano anche in Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. Il risparmio è il risparmio: se uno lo spendesse non sarebbe tale.
Marco
12 Giugno 2019, 18:00 18:00
E’ un articolo talmente bello da risultare commovente. Il vulnus, colto sagacemente da Montanelli, nasce dalla infernale concezione secondo cui lo stato saremmo noi.
Gli italiani invece, da sempre, sanno perfettamente che lo stato non esiste in quanto tale.
Che lo stato non siamo noi bensì che lo stato è “gli statali” ovvero persone umane, fisiche, con le loro debolezze prima fra tutti migliorare la propria condizione anche a scapito altrui.
Si è statale grazie ad altri statali, con un concorso (nella migliore delle ipotesi) indetto, scritto e valutato da statali. Poi, ogni 8/12 mesi, ti consentono di mettere una X su una scheda per eleggere ulteriori statali, in una scuola statale, accolto da statali temporanei, difesi da statali.
Gli unici che, nel giro del fumo, statali non sono, sono quelli che il carrozzone lo devono pagare, volenti o nolenti, costretti da statali.
Quelli sui cui averi, magari in una cassetta di sicurezza, Salvini ritiene aver diritti di tasse e la Boschi, prima di lui, di “aggredirne”, disse proprio così, il contenuto.
Gli italiani lo hanno capito da sempre e non è sfiducia la loro: è consapevolezza. Infatti la loro parte peggiore tende sempre ad entrare a farne parte per “sistemarsi”, verbo usato sin dalle nonne ben consapevoli che un posto da statale è per sempre.
ARMANDO TERRAMOCCIA
12 Giugno 2019, 17:47 17:47
In linea di massima sono d’accordo ma anche no ( Veltroni docet ) . Dove vanno a finire i soldi dei milioni di evasori totali e/o parziali che alcuni calcolano in circa 120miliardi di euro l’anno ? Forse cercare di entrare nel buco del k..dei furbetti non è un’idea malvagia. La proprietà non è un furto a meno che non la si sia costruita con il kulo degli italiani onesti.
Faccio fatica accettare che un Ministro faccia una GAFFE così assurda. Come detto da altri, il Ministro deve essere affaticato, il cervello dovrebbe essere acceso prima di parlare!
Ambiguo e’ tenere contante nelle cassette di sicurezza. Se viene nascosta in casa sua la refurtiva di un ladro non e’ tutelata dalla sua proprieta’ privata. Come dice Porro e’ un condono, non una patrimoniale, e c’e’ poco da fare i moralisti sullo stato ladro. Tutti potessimo evaderemmo le tasse, ma il fatto di riuscirci non lo rende lecito o legale, e’ una forma di furto tanto quanto la tassazione a volerla buttare sul filosofico. L’utilizzo della parola patrimoniale da un senso di puro propagandismo nei giorni che corrono, forse varrebbe la pena di ricordare che le patrimoniali per il momento le hanno fatte quelli alternativi a Salvini al contrario di quest’ultimo, FI e PD per intenderci
Ottimo commento caro Marco: lo Stato sono gli statali.
Infatti capeggiati da Landini manifestano e promettono scioperi per il rinnovo dei contratti per lavorare ancora di meno (senza controlli e senza meritocrazia) e guadagnare di più.
Salvini, da ex-comunista padano (così si definiva lui stesso 15 anni fa), capisce poco o nulla di economia, infatti sul tema si è spiegato malissimo. La vera proposta è un condono sui contanti parcheggiati nelle cassette di sicurezza, condono simile a quello sui soldi all’estero.
A parte questo rimane in Salvini una ideologia di fondo parzialmente statalista che gli ha fatto approvare il pessimo eco-bonus sulle auto elettriche e gli farà approvare l’altrettanto pessimo “salario minimo garantito”.
Quando ho letto la notizia l’ho trovata assurda e preoccupante, ma in realtà non mi pare che sia veramente così come sembra. In realtà Salvini non vuole tassare le cassette di sicurezza, ma fare uno sorta di condono verso chi tiene nella cassetta sicurezza rilevanti somme di contanti, magari anche di dubbia provenienza (se no uno li terrebbe sul conto). Nel secondo caso, sono d’accordo. Nel primo caso… chi ha cassette di sicurezza può supporre ragionevolmente che ne esistano anche in Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. Il risparmio è il risparmio: se uno lo spendesse non sarebbe tale.
E’ un articolo talmente bello da risultare commovente. Il vulnus, colto sagacemente da Montanelli, nasce dalla infernale concezione secondo cui lo stato saremmo noi.
Gli italiani invece, da sempre, sanno perfettamente che lo stato non esiste in quanto tale.
Che lo stato non siamo noi bensì che lo stato è “gli statali” ovvero persone umane, fisiche, con le loro debolezze prima fra tutti migliorare la propria condizione anche a scapito altrui.
Si è statale grazie ad altri statali, con un concorso (nella migliore delle ipotesi) indetto, scritto e valutato da statali. Poi, ogni 8/12 mesi, ti consentono di mettere una X su una scheda per eleggere ulteriori statali, in una scuola statale, accolto da statali temporanei, difesi da statali.
Gli unici che, nel giro del fumo, statali non sono, sono quelli che il carrozzone lo devono pagare, volenti o nolenti, costretti da statali.
Quelli sui cui averi, magari in una cassetta di sicurezza, Salvini ritiene aver diritti di tasse e la Boschi, prima di lui, di “aggredirne”, disse proprio così, il contenuto.
Gli italiani lo hanno capito da sempre e non è sfiducia la loro: è consapevolezza. Infatti la loro parte peggiore tende sempre ad entrare a farne parte per “sistemarsi”, verbo usato sin dalle nonne ben consapevoli che un posto da statale è per sempre.
In linea di massima sono d’accordo ma anche no ( Veltroni docet ) . Dove vanno a finire i soldi dei milioni di evasori totali e/o parziali che alcuni calcolano in circa 120miliardi di euro l’anno ? Forse cercare di entrare nel buco del k..dei furbetti non è un’idea malvagia. La proprietà non è un furto a meno che non la si sia costruita con il kulo degli italiani onesti.