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Salvini e Zingaretti insieme al governo per far fuori Di Maio - Seconda parte

Sul terreno più scivoloso dell’economia, infine, si potrebbe puntare su una battaglia comune in Europa per la modifica dei parametri di bilancio e sulla ripresa degli investimenti, a partire dalla TAV che è diventata il simbolo della paralisi dei cantieri italiani. Zingaretti scrive nel suo ultimo libro: “in tanti attendono un segnale, una speranza per ricominciare”. Sarà vero? Al commissario Montalbano credono in milioni, al fratello forse. Ma un passo indietro per la governabilità  del paese deve farlo necessariamente anche il “macho” Salvini, prendendo tutto il meglio che gli elettori di Forza Italia e Berlusconi gli possono dare, per scrollarsi dalla felpa quella accusa di fascismo che viene regolarmente tirata fuori dalla grancassa grillina e dall’intellighenzia di sinistra solo ogni volta che si va a votare. Ai grillini resterà un ruolo fondamentale nella democrazia: denunciare e protestare, perché governare non è proprio affar loro.

Luigi Bisignani, Il Tempo 19 maggio.

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