Salvini-Vannacci in piazza per le europee: “Al vostro segnale scateneremo l’inferno”

Il leader del Carroccio e il generale protagonisti in Piazza Duomo a sette giorni dal voto per l’Ue

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salvini vanancci

Matteo Salvini e Roberto Vannacci insieme in piazza Duomo a Milano per chiudere la campagna elettorale della Lega per le europee. Pressochè contemporaneamente all’evento di Giorgia Meloni a Roma, il Carroccio ha deciso di serrare le fila con l’incontro pubblico dal titolo “Più Italia! Meno Europa”. “Il mio abbraccio alla piazza di Roma, a Giorgia Meloni, con cui governeremo a lungo. Più proveranno a dividerci, più ci uniranno”, ha esordito Salvini davanti a migliaia di persone.

Ma non sono mancate le stoccate alla sinistra, sempre impegnata a denigrare il governo anzichè provare a formulare delle proposte per il Paese. Il pensiero del vicepremier è andato al Pd e a Elly Schlein: “Spero che Elly Schlein rimanga 30 anni Segretaria del Pd, è una brava persona, la pensa diversamente da me in tante cose, ma con la sua guida del Pd è garanzia che per 30 anni la Lega starà al governo”. Colpita e affondata.

Salvini tra Trump e il dossier pace

Salvini è fiducioso di ottenere un grande risultato, certo che la Lega sarà la più bella sorprese di questa tornata elettorale per l’Europarlamento. “Per gufi e menagrami saranno mesi e anni difficili”, la stilettata del segretario federale del Carroccio, che nel corso del suo intervento ha dedicato un pensiero anche alle elezioni statunitensi in programma a novembre. Salvini non ha nascosto la sua simpatia per Donald Trump, candidato presidente che potrebbe fare tornare gli Usa sulla linea pacifica: “Troppa gente parla di bombe. Chi dice di no al nucleare è nemico dell’ambiente, ma non vogliamo il nucleare per attaccare popoli e Paesi”.

La pace interpreta un ruolo da protagonista nel programma della Lega per le europee, il vicepremier ha evidenziato che troppi stanno parlando a sproposito di guerra in queste settimane: “Questo è l’impegno sacro di questa piazza, mai un soldato a morire in Ucraina, mai un missile italiano a spargere sangue in Russia. L’Italia non è in guerra contro nessuno. Chi sceglie la Lega sceglie la pace”.

La carica di Vannacci

Punta di diamante delle liste della Lega, il generale Roberto Vannacci ha raccolto tanti applausi con il suo discorso incentrato su ambientalismo, diritti e libertà. “Qualche centinaio di anni fa qualcuno che si chiamava Galileo Galilei è partito da qua criticando quella che era considerato il pensiero comune, rischiando di essere messo al rogo”, ha spiegato Vannacci, invocando un’Europa dove il diritto alla contestazione e alla manifestazione sia rispettoso delle regole dell’ordine pubblico. Sul punto, il militare ha ammesso di rabbrividire di fronte ai giovani che sputano sui poliziotti e li prendono a calci.

“Al vostro segnale, scateneremo l’inferno”, ha proseguito Vannacci, in prima linea per lottare per la libertà, tanto da essere pronto a sabotare “qualsiasi iniziativa che voglia distruggere la nostra identità, le nostre radici, il nostro sangue”. Una riflessione importante sull’emergenza sicurezza: il generale vorrebbe un’Europa più sicura, a partire dalla stessa Milano. “Ogni nostra donna e figlia dovrebbe essere libera di passeggiare per ogni angolo della città senza paura di essere aggredita e molestata”, la posizione del generale. Poi, una stilettata agli ambientalisti da salotto – “è un lusso che solo o ricchi si possono permettere” – e un bagno di realtà sui diritti: “Vorrei anche un’Europa più libera. Un’Europa dove non ci sia paura di avere certe opinioni e certi pareri” perché, la critica è il concime del progresso”.

Franco Lodige, 1 giugno 2024

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