Commenti all'articolo Salvini vittima sacrificale dell’inconsistente politica estera del governo
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5 Commenti
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thalia
20 Luglio 2019, 21:52 21:52
Vedo che lei è molto europeista e forse meglio domandarsi se non sia stata questa la metastasi provocata da quel cancro che possiamo chiamare Europa. Tante nazioni di filosofie e religioni differenti non potevano condurre che a un danno irreparabile per il nostro paese cui scontri dei nuovi governanti portano e porteranno sempre più accesi diverbi con nazioni piccole salite alla ribalta che vogliono come i bimbi capricciosi,tenere le redini della carretta e non collaborare ma sopraffare le grandi. noi facemmo un accordo siglato per scambi commerciali cui man mano aderirono altri, non scrivo nomi o sigle passatemi dalla memoria ma i fatti restano limpidi in quanto vissuti e nulla avevano a vedere con la politica che il teatro mondiale ora esige, chiaro dobbiamo adattarci ai tempi, ma ciò che siamo stati e fatto è palese. direi cercare polemiche e alleati non serve, ci vuole adattarsi alla volontà di chi ha scelto un governo, appoggiarlo invece di denigrarlo e mostrare al mondo unità per avere fiducia.
Andrea Salvadore
14 Luglio 2019, 18:58 18:58
Il problema é che SIAMO ridicoli.
adl
14 Luglio 2019, 18:15 18:15
E’ finita la politica estera degli “equivicini” di andreottiana memoria, oppure è finito quel mondo ???
Per quel che conta il mio parere questo governo ciambottando a destra ed a manca con i suoi attori principali, a mio modesto avviso, non sta facendo altro che continuare su quel filone tipicamente italiano che si sintetizza così sto con il più forte (USA), ma anche con chi mi fa fare business. La politica estera del “ma anche” non è adottata solo dall’Italia, la differenza è che l’Italia non contava e non conta un fico, ha sempre fatto la servetta degli Usa e continua a farla anche con Matteo e Giggino, che sgomitano a chi zerbineggia meglio. Si veda solo per sintesi esaustiva ed esplicativa, che fine hanno fatto le chiacchiere preelettorali contro le sanzioni alla Russia in sede OTAN UE. Comunque condivido, che la coesistenza della falsa rivalità tra le due linee equivicine del medesimo governo non ci aiuta.
claudio zanella
14 Luglio 2019, 18:09 18:09
Uno vale uno. Anche Grillo diceva che per fare politica basta andare lì e farla (anche uno qualsiasi intendeva). Sig. Bisignani lei ha idee scorrette contro l’ideologia politically correct, lei sta dicendo che uno non bravo vale meno di uno bravo e con questo vorrebbe escludere le mezze cartucce da cariche di responsabilità. Ho capito che lei non è un elettore di 5S e di LEU: liberi e soprattutto UGUALI, perbacco.
marcor
14 Luglio 2019, 15:44 15:44
Sono pienamente d’accordo con le ultime parole dell’articolista su Savoini.
Vedo che lei è molto europeista e forse meglio domandarsi se non sia stata questa la metastasi provocata da quel cancro che possiamo chiamare Europa. Tante nazioni di filosofie e religioni differenti non potevano condurre che a un danno irreparabile per il nostro paese cui scontri dei nuovi governanti portano e porteranno sempre più accesi diverbi con nazioni piccole salite alla ribalta che vogliono come i bimbi capricciosi,tenere le redini della carretta e non collaborare ma sopraffare le grandi. noi facemmo un accordo siglato per scambi commerciali cui man mano aderirono altri, non scrivo nomi o sigle passatemi dalla memoria ma i fatti restano limpidi in quanto vissuti e nulla avevano a vedere con la politica che il teatro mondiale ora esige, chiaro dobbiamo adattarci ai tempi, ma ciò che siamo stati e fatto è palese. direi cercare polemiche e alleati non serve, ci vuole adattarsi alla volontà di chi ha scelto un governo, appoggiarlo invece di denigrarlo e mostrare al mondo unità per avere fiducia.
Il problema é che SIAMO ridicoli.
E’ finita la politica estera degli “equivicini” di andreottiana memoria, oppure è finito quel mondo ???
Per quel che conta il mio parere questo governo ciambottando a destra ed a manca con i suoi attori principali, a mio modesto avviso, non sta facendo altro che continuare su quel filone tipicamente italiano che si sintetizza così sto con il più forte (USA), ma anche con chi mi fa fare business. La politica estera del “ma anche” non è adottata solo dall’Italia, la differenza è che l’Italia non contava e non conta un fico, ha sempre fatto la servetta degli Usa e continua a farla anche con Matteo e Giggino, che sgomitano a chi zerbineggia meglio. Si veda solo per sintesi esaustiva ed esplicativa, che fine hanno fatto le chiacchiere preelettorali contro le sanzioni alla Russia in sede OTAN UE. Comunque condivido, che la coesistenza della falsa rivalità tra le due linee equivicine del medesimo governo non ci aiuta.
Uno vale uno. Anche Grillo diceva che per fare politica basta andare lì e farla (anche uno qualsiasi intendeva). Sig. Bisignani lei ha idee scorrette contro l’ideologia politically correct, lei sta dicendo che uno non bravo vale meno di uno bravo e con questo vorrebbe escludere le mezze cartucce da cariche di responsabilità. Ho capito che lei non è un elettore di 5S e di LEU: liberi e soprattutto UGUALI, perbacco.
Sono pienamente d’accordo con le ultime parole dell’articolista su Savoini.