Il caso Sangiuliano-Boccia è straordinario. Straordinario perché partono le denunce, vanno a perquisire la casa della “consulente”, sequestrano telefonini e tutto il resto: “i segreti di Boccia” adesso sono in mano ai pm e mo’ so caz** per tutti. Baci.
Ma la storia più incredibile è che Maria Rosari Boccia viene accusata anche di lesioni aggravate perché avrebbe menato Sangiuliano lasciandogli un segno in testa. Quello che si è visto anche in tv.,
Ecco io dico: Sangiuliano va bene tutto, io posso accettare tutto, ma tu non puoi denunciare la Boccia per lesioni, tant’è che lui mi sembra che abbia negato questa cosa. Sarebbe una gigantesca enorme figura di merd*. Io ci posso stare col ministro innamorato, col ministro ricattato, col ministro che si dimette e tutto, ma il ministro menato dalla Boccia no. Arriviamo proprio a Edwidge Fenech, arriviamo là. È finita.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 22 settembre
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Cosa hanno cercato i pm?
A presentarsi a casa dell’imprenditrice sono stati i militari del Nucleo investigativo di Roma che hanno acquisito materiale informatico: oltre al cellulare di Boccia, anche un pc fisso e uno portatile. In un cassetto sono anche stati trovati gli occhiali ormai diventati famosi e utilizzati in passato per effettuare video alla Camera. I pm ipotizzano il reato di “minaccia o violenza a un corpo politico”.
Nella denuncia presentata da Sangiuliano sono presenti diversi elementi. Oltre ad una ricostruzione di quanto avvenuto dalla prima conoscenza al caos che è costato all’ex ministro le dimissioni, ci sono anche i racconti dell’episodio che avrebbe portato alla ferita alla testa di Sangiuliano, ferita che l’imprenditrice gli avrebbe causato la notte tra il 16 e il 17 luglio scorso al culmine di un diverbio. Fatto che potrebbe far scattare l’accusa di lesioni.
Ieri però La Verità aveva pubblicato anche le chat intercorse tra i due. “Ho fatto delle cose che non avrei mai fatto”, avrebbe scritto Sangiuliano. “Hai ragione”. E poi: “Sfregiato […] Se non fossi stata tu avrei picchiato durissimo”. Boccia rispondeva: “Mi hai letteralmente mandato fuori di testa […] mi hai portato a un punto imbarazzante […] mi hai fatto diventare una iena”.
Non solo. Boccia avrebbe chiesto a Sangiuliano di controllare il suo cellulare se non voleva rischiare di ritrovarsi con un trojan. Lei avrebbe anche proposto a lui di firmare un patto di riservatezza sulla loro presunta storia d’amore. Richiesta a cui però l’ex ministro si sarebbe opposto. Resta un mistero la presunta gravidanza. Il 2 agosto scorso Sangiuliano scrive: “Sono arrivato al punto di non farmi problemi se tu fossi incinta di me, anzi sarei stato felicissimo”. E lei una settimana dopo aggiunge: “Sarai libero di viverti questa esperienza come vorrai nel rispetto di tuo figlio”.
A creare scandalo è anche il fatto che, secondo l’accusa, Boccia avrebbe anche contattato “ripetutamente la moglie del Sangiuliano, con chiari riferimenti alla sua relazione extraconiugale con il marito”.