Zanzara tigre

Sanremo, Cruciani sbotta contro Cecchettin: “Esiste la cattedra di femminicidio?”

L’editoriale del conduttore della Zanzara senza freni contro la retorica politicamente corretta

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha esordito punzecchiando il co-conduttore David Parenzo per la sua intervista ad Abubakar Soumahoro: “Il primo personaggio di cui vi parlo questa sera di nome fa David e di cognome Parenzo, giornalista padovano, quasi di nove anni più giovane di me. Per la seconda volta ha ospitato in studio un signore che si chiama Soumahoro, deputato della Repubblica, Abubakar Soumahoro, che è stato presentato con tutti gli onori. Non c’è stata una sola domanda della serie: ‘Ma lei reputa colpevoli o innocenti i suoi familiari accusati di avere sottratto denaro ai migrati che in realtà dovevano difendere?’. Della serie giornalismo a schiena dritta. Omaggiato, presentato come fosse il genio della lampada e mai messo sotto torchio.”

Cruciani è poi passato a commentare il festival di Sanremo lamentatosi degli appelli alla pace lanciati dal palco dell’Ariston: “Io non ne posso più delle banalità. Ragazzi, che vi devo dire? Escono da questa minchia di festival di Saremo delle cose che sono di una banalità colossale. Ieri ho sentito due signori parlare di pace. “Vogliamo la pace” dicevano. Ma grazie al ca*** che volete la pace, chi è che non la vorrebbe? Una cosa pazzesca. Eros Ramazzotti ha detto una cosa: ‘Quasi 500 milioni di bambini vivono in zone di conflitto. Sono minori che non vedranno mai la terra promessa. Basta sangue, basta guerra, pace’. Ma io dico, ma che cazzo vuol dire ‘basta sangue, basta guerra, pace’? Che impatto ha? Che significato ha? Basta cazzate, non basta guerra, basta minchiate! Almeno ditela chiara la cosa, ditelo chiaramente: “Netanyahu, fermati!” Non dicano “pace” che non vuol dire una sega. Vado al manicomio per queste cose”

Sempre in merito al festival di Sanremo, Cruciani ha concluso il suo editoriale di inizio trasmissione parlando della polemica sollevata da Elena Cecchettin: “Voglio poi dire un’ultima cosa, vi sembra normale che la sorella di Giulia Cecchettin si sia incazzata perché voleva scegliere chi avrebbe tenuto il monologo sui femminicidi a Sanremo? Ma che te ne frega a te di quello che dicono sui femminicidi? Gli unici a poter parlare di femminicidio sono quelli che dice lei? Ma siamo alla follia pura. Esiste la cattedra di femminicidio?”

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