Sanremo, la Rai scarica Fedez (o quasi)

Stefano Coletta: “Attacchi personali inaccettabili”. Ma Amadeus difende Fedez: “Non mi sento tradito”

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Paolo Coletta scarica Fedez a nome della Rai. Dopo la “performance” di ieri sera, in cui Federico Lucia ha attaccato il centrodestra, Berlusconi, Galeazzo Bignami e il ministro Roccella, la conferenza stampa del Festival di Sanremo è il luogo per prendere un po’ le distanze da Fedez.

“A nome della Rai ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto, che deve esprimersi attraverso tutte le forme di arte e pensieri – ha detto Coletta – sempre a nome della Rai, dei vertici e sul mio nome, in maniera molto netta sento di dirlo, mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato, soprattutto nella gestualità”. Per la Rai sono degli atteggiamenti che “il servizio pubblico non può ammettere“. Viale Mazzini assicura che nessuno sapeva nulla di quanto avrebbe fatto Fedez. O meglio: aveva consegnato il testo della performance, ma poi ha fatto altro.

Piccola domanda: la Rai, o meglio la direzione del Festival, sapeva che Lucia avrebbe fatto “qualcosa di diverso” rispetto al testo commentato. È normale? Amadeus dal canti suo non si sente “tradito”, ma certo lo show del rapper a Viale Mazzini non è piaciuto granché. O magari dissimulano bene. Infatti nonostante la bacchettata in conferenza stampa, Fedez continuerà a condurre Muschio Selvaggio su Rai2 e sarà comunque ospite stasera nel duetto.

Per approfondire

Tutti gli artisti hanno firmato una liberatoria sulla par condicio, visto che tra pochi giorni si vota in Lombardia e Lazio, anche se non c’è un obbligo vero e proprio. Il direttore artistico del Festival sperava che si potesse avere il buon gusto di rispettare la competizione elettorale. Ma evidentemente Fedez se ne è fregato, pur prendendosi tutte le responsabilità.

Reazioni sono arrivati anche dalla politica, più o meno duri verso quanto detto dal marito della Ferragni. Il diretto interessato, il viceministro Galeazzo Bignami, non commenta. E non lo fa nemmeno Matteo Salvini, convinto di avere “cose più importanti di cui occuparmi”. Ma poi si scatta una foto al ministero con il suo viceministro.

La domanda delle domande resta però una: possibile che la Rai si sia preoccupata di fare un “controllo preventivo” sul video o sulla lettera di Zelensky, mentre si è lasciata fregare (o ha lasciato carta bianca) a Fedez?

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