Sono e sono stato papà. Oggi mio figlio è papà e io sono già nonno due volte. Mi vogliono cancellare dalla società.
Allora, l’ultima che arriva dal magico mondo della sinistra progressista parte da Viareggio e ha come protagonista una direttrice didattica di una scuola materna. Una volta avremmo detto di un asilo. Bene, la signora ha deciso di abolire le attività didattiche legate alla Festa del Papà. Avete presente quei cartoncini con la scritta “Papà ti voglio bene” piuttosto che “Auguri papà” e tu papà omino stilizzato che per loro è già un capolavoro artistico.
Insomma avete presente quelle cose lì che noi papà conserviamo per tutta la vita come uno dei tesori più preziosi? Bene, niente, non se ne fa più niente, perché dice questa signora progressista: viviamo in una società diversa di quella di cinquant’anni fa, non esiste più la famiglia modello, oggi ci sono situazioni aperte e particolari che vanno tutelate e rispettate.
Scusate lo sfogo da padre nonno: ma come si permette questa signora? Le famiglie modello, padre e madre con figli messi al mondo col vecchio metodo tradizionale e non affittando uteri a destra e manca, esistono ancora e come se esistono. E sono il 99,9% delle famiglie di questo paese. Lei, razza di ignorante e non io – ma mi permetto di dire non noi – vive in una società che non esiste e nella quale volete trascinarci dentro tutti con la forza e con l’inganno.
Ma che diavolo sta succedendo? Allora aboliamo anche che ne sono la Festa delle Donne per non discriminare i maschi? Ma questi ci sono bevuti il cervello, a Milano il sindaco Sala non vuole applicare una sentenza che vieta di scrivere all’anagrafe figli nati chissà dove, chissà da chi e qualcuno vuole vietare a mio figlio di festeggiare me, ai miei nipotini di festeggiare il loro padre? Ecco, se qualcuno dovesse chiedermi qual è la differenza tra destra e sinistra (non la sinistra di Peppone che lottava contro Don Camillo) ma questi ebeti che abbiamo oggi, ecco io gli direi, chiedi destra non rinuncia a essere padre, chiedi sinistra si vergogna di essere padre. Non lo so, ma insomma, San Giorgia Meloni ti prego tieni duro e fai il miracolo di farci tornare a un paese, non dico tanto, ma almeno normale.