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Sanzioni Russia, gli intellettuali che vogliono la morte delle nostre imprese - Seconda parte

Pensatori di sinistra in confusione con la guerra in Ucraina

Più semplice è invece, per certi aspetti, il caso del professor Canfora, il quale non ha mai pensato che lo stalinismo fosse una perversione: per lui è stato ed è il modello ideale. L’antioccidentalismo, in questo caso, non si serve di surrogati più o meno subdoli come quelli dell’anti industrialismo e della decrescita felice, oppure ancora dell’europeismo autonomo dall’America e fuori dalla cornice dell’atlantismo. Esso si manifesta allo stato puro, come critica al modello capitalistico e al nazifascismo come suo presunto succedaneo politico. In quest’ottica, una posizione di destra è “fascista” a prescindere perché la stessa democrazia liberale in fondo lo è. La Meloni, “nazista nell’animo” si è quindi naturalmente schierata con i “neonazisti ucraini”. Non poteva fare altrimenti.

Fa un po’ tenerezza dopo tutto vedere come per uno come Canfora il tempo non sia passato e come la Russia di oggi non sia altro che la vecchia Unione Sovietica e Putin il suo Stalin. In sostanza, l’uomo che vuole “denazificare” l’Europa e, attraverso una ferrea dittatura del proletariato, avvicinare il suo popolo al marxiano “regno della libertà”, cioè al comunismo realizzato.

Corrado Ocone, 14 aprile 2022

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